30 Giugno 2025 - 15:37:15

di Martina Colabianchi

Dopo l’allarme lanciato qualche giorno fa da Coldiretti Abruzzo, anche CIA Abruzzo chiede un intervento urgente alla Regione per contenere la diffusione del virus Blue Tongue che sta colpendo duramente, in queste settimane, gli allevamenti ovini abruzzesi.

«La Blue Tongue sta causando gravi perdite di capi, calo della produttività e blocchi alla movimentazione degli animali, con ricadute pesantissime sul comparto ovicaprino – dichiara il presidente regionale Nicola Sichetti -. Se non si agisce immediatamente, il rischio è quello di una crisi irreversibile per centinaia di aziende zootecniche».

Il virus, trasmesso da insetti vettori, è noto per la sua alta letalità e per gli effetti devastanti su economia e commercio. Ad essere colpite sono soprattutto le province di Teramo e L’Aquila. In quest’ultima, il virus è stato trovato su 6 dei 59 focolai della provincia in seguito alla capillare azione di controllo compiuta dal servizio veterinario della Asl 1 Abruzzo.

Alla luce della crescente emergenza, CIA Abruzzo rivolge quindi un appello alla Giunta regionale e agli assessorati competenti chiedendo la disponibilità immediata di vaccini e presidi veterinari, un piano straordinario di monitoraggio, sorveglianza e disinfestazione, l’attivazione urgente di indennizzi per le aziende colpite e il coinvolgimento del Governo e dell’Unione Europea tramite un tavolo di crisi interregionale e lo stanziamento di risorse straordinarie.

«La zootecnia abruzzese – sottolinea in conclusione Sichetti – è un comparto chiave per l’economia e l’identità del nostro territorio, ma già fragile e in difficoltà. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Servono risposte immediate e fondi dedicati. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni regionali e nazionali per attuare ogni misura utile al contenimento dell’emergenza».

Rassicura intanto l’Azienda sanitaria locale dell’Aquila, che spiega in una nota come «fitte verifiche» vengano effettuate in tutte le aree della provincia aquilana, dove se ne fanno circa 30 al giorno.

«Sui capi colpiti, gli ovini – afferma il dott. Massimo Ciuffetelli, direttore del dipartimento di prevenzione – vengono compiuti prelievi di sangue da inviare all’Istituito zooprofilattico di Teramo per i riscontri di laboratorio. L’azione di verifica e contenimento consiste nell’isolamento degli allevamenti attaccati dalla malattia e nel continuo monitoraggio dei diversi territori. Gli allevamenti infetti vengono bloccati, vale a dire che nessun capo può uscire o entrare; oltre a questo, i controlli vengono estesi fino a un raggio di 4 km dal luogo in cui è stato trovato il virus per verificarne l’eventuale diffusione».

«Al momento, sono queste le modalità operative da mettere in campo, accompagnate da un monitoraggio serrato e da una scrupolosa analisi dell’evoluzione della diffusione», conclude Ciuffetelli.

Verrecchia (Fdi): «Subito procedure snelle e indennizzi per gli allevatori»

«Il problema degli ovini che hanno contratto la Blue Tongue è una problematica che il servizio veterinario delle Asl abruzzesi sta affrontando con un monitoraggio continuo – dichiara, in una nota, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Massimo Verrecchia -. È bene ribadire che si tratta di una malattia trasmessa agli animali da un insetto, un moscerino, che non colpisce l’uomo e non infetta né la carne né il latte. La Lingua Blu comporta un calo della produzione di latte e sta mettendo in difficoltà molti allevatori. Serve subito sburocratizzare e, quindi, accelerare le procedure per lo smaltimento delle carcasse, che non può ricadere totalmente sulle spalle dei nostri allevatori, così come è necessaria la previsione di un indennizzo. È una questione di buon senso e di rispetto per un comparto che rappresenta un presidio economico e sociale per l’Abruzzo rurale».