30 Giugno 2025 - 11:36:21

di Tommaso Cotellessa

Con una conferenza stampa svoltasi nella Sala Silone di Palazzo dell’Emiciclo, sono stati annunciati i vincitori del Premio Croce 2025, l’appuntamento culturale dedicato a uno dei filosofi più illustri del Novecento italiano.

I premiati per le tre categorie sono: Simona Dolce per la narrativa, Marzio Breda e Stefano Caretti per la saggistica, e Francesca Mannocchi per il giornalismo.

Durante l’incontro sono intervenute numerose personalità del mondo istituzionale e culturale, a testimonianza del prestigio del Premio. Marianna Scoccia, vicepresidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, ha evidenziato il valore dell’iniziativa per il territorio. Al suo fianco, Pasquale D’Alberto, coordinatore del Premio, ha illustrato i dettagli del programma. Anche Giuseppe Sipari, sindaco di Pescasseroli, ha partecipato all’evento, rafforzando il legame tra il Premio e la sua terra d’origine. Significativa la presenza dei docenti delle scuole aquilane e delle giurie popolari, segno del forte coinvolgimento della comunità locale.

In collegamento da remoto, voci autorevoli hanno arricchito il panel: la scrittrice Dacia Maraini, presidente della Giuria, ha condiviso il suo entusiasmo per le opere premiate; Giovanni Cannata, presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha sottolineato il valore dell’intreccio tra cultura e ambiente. Presente anche Simona Orsello, responsabile organizzativa della Fondazione Sipari, che ha illustrato l’impegno della Fondazione nella promozione culturale.

La cerimonia di premiazione si terrà nel pomeriggio di sabato 26 luglio a Pescasseroli, sede storica del Premio. Il programma sarà anticipato da un ricco calendario di eventi a partire da venerdì 25 luglio: presentazioni di libri, dibattiti e momenti di riflessione. Tra i titoli in evidenza, Manifesto per un’altra economia ed un’altra politica di Emanuele Felice, Ecce bombo di Nanni Moretti e Spiega Alieni di Piero Genovesi, edito da Laterza.

Sabato 26 luglio, oltre alla cerimonia ufficiale, la cittadina ospiterà incontri con i vincitori e la presentazione di altre importanti opere, come Un Natale a casa Croce di Pupi Avati. Numerosi gli ospiti attesi: esponenti delle istituzioni, del mondo accademico e culturale, a testimonianza dell’autorevolezza del Premio Croce nel panorama nazionale.

Un evento che non si limita alla celebrazione dell’eccellenza, ma che si propone come spazio di confronto e riflessione, un vero e proprio «spazio culturale diffuso e inclusivo», come sottolineato dall’Organizzazione del Premio. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della cultura e del pensiero critico.

Al termine della conferenza stampa, Pasquale D’Alberto ha inoltre annunciato che, il prossimo anno, la riunione conclusiva delle giurie popolari si terrà a L’Aquila, inserendosi nel cartellone degli eventi previsti per L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026.

Il Premio Croce, intitolato al grande filosofo e critico italiano, continua a rappresentare un faro nel panorama culturale nazionale. E risuonano attuali le parole dello stesso Croce: «Ciò che l’uomo politico deve pensare e volere è l’utile della nazione». Un monito che ben si adatta al contesto del Premio, dove cultura e pensiero diventano patrimonio collettivo e investimento per il futuro.