02 Luglio 2025 - 16:22:04

di Martina Colabianchi

Tutt’altro che risolta la vertenza dei 150 operatori del supporto tecnico-amministrativo della Asl 1, la cui continuità occupazionale è a rischio a causa del concorso pubblico in corso.

A tornare sulla spinosa questione sono il senatore del Partito Democratico Michele Fina e il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci.

La Asl, lo ricordiamo, ha bandito un concorso specifico, ma i 150 lavoratori chiedono una stabilizzazione anche per chi non ha partecipato o non è risultato idoneo. Il timore più grande è che, con la pubblicazione della graduatoria del recente concorso pubblico per 53 posti da assistente amministrativo, prevista già per giugno, molti degli attuali lavoratori vengano tagliati fuori. Si tratta di lavoratori dei settori amministrativo e tecnico che da anni, pur in condizioni di precarietà, garantiscono il funzionamento quotidiano della sanità pubblica nella provincia dell’Aquila.

«Lo scorso 24 maggio, – ricordano Fina e Pietrucci – il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, nel ruolo di imbonitore, ha escluso l’ipotesi di stabilizzazione tramite internalizzazione o l’assorbimento in Abruzzo Progetti, opponendosi anche alla sospensione del concorso attualmente in svolgimento. Una posizione che, se mantenuta, potrebbe compromettere il futuro di lavoratori che da anni garantiscono servizi essenziali per la sanità pubblica aquilana. Denunciamo in ogni sede l’assenza di una strategia istituzionale chiara e rispettosa della dignità di oltre 150 famiglie. I bandi di gara delle cooperative non prevedono garanzie per la continuità occupazionale, mentre il concorso pubblico mette a disposizione solo 53 posti, insufficienti a tutelare il personale attualmente in servizio».

«Torniamo a chiedere nuovamente la temporanea sospensione di ogni altra procedura, fino all’avvio di un percorso condiviso per la stabilizzazione del personale impiegato da anni, nei servizi essenziali e l’attivazione immediata di un tavolo interistituzionale tra Regione Abruzzo, Asl 1, Comune dell’Aquila e rappresentanze sindacali, per individuare soluzioni praticabili».

Il senatore Michele Fina, inoltre, annuncia la predisposizione di un emendamento che verrà presentato a modifica di un provvedimento legislativo in fase di conversione in Senato, finalizzato a consentire la stabilizzazione anche del personale amministrativo impiegato da anni nel sistema sanitario nazionale attraverso contratti indiretti o forme precarie.

«Non possiamo ignorare l’ingiustizia di vedere lavoratrici e lavoratori lasciati senza prospettiva dopo tanti anni di servizio. Il concorso non può essere un alibi per licenziare in silenzio. Servono soluzioni, non rimpalli di responsabilità. l’emendamento (chiesto da anni dai sindacati) vuole dare una risposta strutturale, non solo locale: la sanità pubblica si difende anche tutelando chi la fa funzionare ogni giorno. Non lasceremo soli questi lavoratori», concludono i due esponenti del Pd.