04 Luglio 2025 - 16:27:33
di Martina Colabianchi
Fermo convalidato e arresti domiciliari per Hamza Mahrani, il 29enne marocchino accusato di omicidio volontario per la morte del connazionale 36enne Hamid Essahli, al temine di una lite scoppiata durante un turno di lavoro nelle campagne del Fucino, nel territorio di Trasacco.
Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, che ha convalidato il fermo indiziario di delitto e ha deciso per i domiciliari, misura ritenuta più congrua per il quadro accusatorio.
I fatti risalgono al 1° luglio scorso. Le indagini dei militari hanno permesso di ricostruire gli attimi precedenti alla morte di Essahli, all’origine del quale vi sarebbe stato un violento litigio per futili motivi riguardanti il lavoro, degenerato in uno scontro fisico a cui avevano posto fine gli altri lavoratori presenti, intervenuti a separare i due.
Il momento di tensione sembrava essere finito lì, il 29enne era salito su un trattore, all’apparenza per rientrare nell’azienda agricola per cui lavora. In realtà, alla guida del mezzo l’uomo ha accelerato e si è diretto verso il 36enne, investendolo e uccidendolo sul colpo.
I Carabinieri della compagnia di Avezzano lo avevano poi rintracciato mentre era in attesa di cure mediche al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, dove era stato portato per le lievi ferite riportate nella colluttazione.
La vittima, sposato e padre di due figli piccoli, regolarmente assunto con contratto in un’azienda agricola della zona, era descritto come una persona mite, dedita al lavoro e alla famiglia. Fatali, come confermato dall’autopsia effettuata sulla salma dal dottor Cristian D’Ovidio, sarebbero state le fratture alle costole riportate a seguito dell’investimento.