05 Luglio 2025 - 11:03:15
di Tommaso Cotellessa
Con l’inizio del mese sono entrate in vigore le nuove tariffe del trasporto pubblico regionale, che prevedono un incremento dei costi a carico dei cittadini. La decisione, giustificata dall’amministrazione regionale come un “adeguamento ISTAT”, non convince le associazioni dei consumatori, che denunciano l’assenza di confronto con i cittadini e i loro rappresentanti.
Per Adiconsum, Adoc e Federconsumatori Abruzzo, si tratta di un rincaro generalizzato che penalizza soprattutto le fasce più deboli della popolazione, già messe a dura prova dal contesto economico.
«In un momento in cui l’inflazione continua a mordere e i salari restano fermi – scrivono le associazioni – aumentare il costo degli abbonamenti e dei biglietti significa mettere in difficoltà migliaia di famiglie, studenti, pensionati e lavoratori».
A destare ulteriore sconcerto è il fatto che all’aumento delle tariffe non corrisponda alcun miglioramento del servizio. Le criticità, per le associazioni, rimangono infatti le stesse: corse insufficienti, mezzi obsoleti, mancanza di coincidenze e assenza di un reale sistema di trasporto integrato su scala regionale.
Oltre a prendere una posizione netta in difesa degli utenti, che rischiano di vedere il costo dei servizi gravare sempre più sul proprio bilancio, le associazioni esprimono forti preoccupazioni anche per la gestione complessiva del trasporto pubblico. Secondo i consumatori, manca una visione strategica in grado di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, con ricadute negative sul traffico e sull’ambiente.
Le richieste rivolte alla Regione Abruzzo sono chiare:
- avviare un dialogo serio con le parti sociali e i rappresentanti degli utenti;
- estendere il biglietto unico, attualmente limitato a Pescara e Chieti, all’intero territorio regionale;
- prevedere agevolazioni concrete per chi ha redditi bassi, per studenti e pendolari;
- utilizzare in modo più efficiente le risorse pubbliche, destinando i fondi al miglioramento della qualità del servizio, anziché scaricare i costi sui cittadini.
In conclusione della nota congiunta, Adiconsum, Adoc e Federconsumatori Abruzzo ribadiscono il proprio impegno nella difesa del diritto a una mobilità pubblica equa, accessibile e sostenibile.