07 Luglio 2025 - 15:51:01
di Martina Colabianchi
«La vicenda del polo scolastico di Collemaggio è l’ennesima dimostrazione del fallimento politico e amministrativo del sindaco Biondi e della sua giunta: un’amministrazione che aveva promesso una svolta sulla ricostruzione scolastica, e che invece sta affondando nel fango dell’improvvisazione, del ritardo cronico e della totale assenza di visione».
È il capogruppo di AVS in Consiglio comunale Lorenzo Rotellini a porre di nuovo l’accento sulla ricostruzione scolastica ed, in particolar modo, sul polo scolastico che dovrebbe nascere nell’area di Collemaggio.
Nel 2023, ricorda Rotellini, con la Delibera di Giunta n. 641, la maggioranza ha approvato il Documento di Indirizzo alla Progettazione per localizzare tre scuole e mille studenti dentro l’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio. Le tre scuole sono la primaria De Amicis, la scuola dell’infanzia San Bernardino e la media Carducci, per un costo stimato dell’intervento di circa 18 milioni 600 mila euro.
Peccato che, però, l’area in cui il polo dovrebbe sorgere sia vincolata dal 2011 come bene culturale di interesse importante dalla Direzione Regionale dei Beni Culturali. «Biondi e i suoi non potevano non saperlo – continua Rotellini -: se volevano costruire lì, perché non hanno mai chiesto la riperimetrazione del vincolo nei cinque anni precedenti? Dal 2018 a oggi, hanno prodotto solo delibere senza visione, rinvii e confusione».
«Oggi, due anni dopo l’approvazione del progetto, non esiste ancora un rilievo geologico, non è stata avviata la procedura di esproprio, la richiesta di riperimetrazione è ancora un fantasma e nessuno sa dire se e quando si potrà costruire – prosegue -. Intanto, i 18 milioni e 600 mila euro stanziati dal CIPESS restano bloccati, e se il vincolo non verrà eliminato, ci sarà bisogno di altri soldi. Dove li troveranno?».
«Siamo davanti all’ennesimo spot elettorale, venduto alla città come fatto compiuto. Ma la verità è un’altra: il polo scolastico di Collemaggio non si farà, e sicuramente non in questa consiliatura. Perché la giunta Biondi, dopo sei anni, non è nemmeno riuscita a chiudere le pratiche preliminari. E mentre si consuma questa farsa, si vuole cementificare un’area naturale e storica, dove un’amministrazione lungimirante avrebbe potuto potenziare i servizi per la salute mentale o valorizzare il patrimonio esistente. Invece, si fa finta che l’unico ostacolo sia il vincolo culturale, ignorando volutamente tutte le alternative possibili».
«È ora di dirlo con chiarezza – affonda Rotellini -: Biondi ha tradito la promessa della ricostruzione scolastica. Dopo anni di ritardi, rinvii, scuole container e annunci, questa amministrazione non ha consegnato nulla. Nessuna svolta, nessuna visione. Solo immobilismo, inefficienza e arroganza. Chiedo che si fermi questa scelta scellerata. Che si apra una vera discussione pubblica su dove e come costruire le scuole del futuro. Gli studenti, le famiglie e la città meritano rispetto. Non cemento senza visione, non bugie senza progetto».