08 Luglio 2025 - 09:40:09

di Redazione

Il presidente Regionale di Confcommercio Abruzzo Giammarco Giovannelli e il direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo Roberto Gabrielli, hanno siglato presso la sede chietina della banca un accordo che mette a disposizione delle aziende regionali associate 100 milioni di euro nuovo credito per finanziamenti a favore della competitività e delle transizioni e prevede commissioni agevolate per l’intero 2025 sui pagamenti POS per accrescerne la competitività e favorire la nascita di nuove attività commerciali.

Una collaborazione strategica per sostenere concretamente le imprese in un momento di grande complessità del mercato e di trasformazione economica, che si inquadra nel più ampio accordo nazionale grazie al quale la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese si prefigge l’obiettivo di accompagnare insieme a Confcommercio le piccole e microimprese del settore in programmi di crescita e di rafforzamento.

Nel periodo 2020-2024, infatti, Intesa Sanpaolo ha erogato circa 18 miliardi di euro alle aziende del commercio al dettaglio e all’ingrosso italiane. L’iniziativa si rivolge alle imprese associate a Confcommercio Abruzzo con soluzioni finanziarie e condizioni dedicate, servizi di consulenza e iniziative congiunte sul territorio e, in particolare, si caratterizza per l’azzeramento delle commissioni sui micropagamenti Pos, una misura di grande attenzione verso gli esercenti che la Banca aveva già attivato nel 2022 e che oggi conferma per l’intero 2025 rispondendo così a una esigenza manifestata a più riprese soprattutto dalle realtà commerciali più piccole, con l’obiettivo di favorire la diffusione dei pagamenti digitali. Viene inoltre agevolato l’accesso al credito delle imprese di minori dimensioni grazie a soluzioni completamente digitali: i finanziamenti a breve termine saranno direttamente accessibili dal canale internet dedicato, sia in fase di domanda che in fase di perfezionamento, con la possibilità di mantenere la consulenza del proprio gestore bancario e potendo al contempo amministrare l’operatività dalla propria azienda. In particolare, è previsto un pacchetto di misure pensate per rispondere alle esigenze più urgenti degli imprenditori, tra cui: soluzioni e strumenti di pagamento multicanale ed evoluti (es. SmartPOS) che abilitano molteplici servizi (es. mance); accesso ad un nuovo innovativo processo del credito dematerializzato e digitalizzato; supporto ai progetti di investimento in digitalizzazione ed energie rinnovabili definizione di modelli di business in chiave sostenibile, anche grazie ai Laboratori ESG di Intesa Sanpaolo; strumenti per facilitare la nascita di nuove attività e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile.

«Con questo accordo, sottoscritto con il primo istituto bancario in Italia, offriamo un sostegno diretto e importante alle imprese abruzzesi, a supporto degli investimenti e per incentivare il percorso di crescita e di posizionamento sul mercato – spiega Giovannelli – l’accordo offre una serie di soluzioni molto richieste dagli associati nel settore dei pagamenti, cruciale per le imprese del terziario nel loro rapporto con la clientela. Apprezziamo anche l’;attenzione di Intesa Sanpaolo alla digitalizzazione e ai temi Esg dei nostri associati, argomenti che sempre più orientano la competitività presente e futura delle filiere e delle singole imprese. L’accordo cade in un momento particolare per il settore del commercio che, in Abruzzo, risente come altrove di una contrazione dei consumi e della concorrenza agguerrita delle grandi piattaforme telematiche: le agevolazioni proposte consentiranno alle attività commerciali di usufruire di 100 milioni di euro di credito per finanziamenti a favore della competitività e delle transizioni e per favorire la nascita di nuove imprese nel settore del commercio».

«Questo accordo è una risposta concreta alle esigenze delle attività commerciali del territorio, anche le più piccole – ha sottolineato Gabrielli – con l’obiettivo di facilitare l’operatività legata a incassi e pagamenti e, al tempo stesso, supportare la crescita delle imprese associate a Confcommercio. Le commissioni sui micropagamenti Pos azzerate, la facilità di accesso al credito grazie ai nostri canali digitali e i 100 milioni di euro che mettiamo a disposizione delle attività associate sono uno stimolo allo sviluppo tecnologico e agli investimenti per migliorarne il business e l’efficientamento energetico».

Commercio: lo scenario e le dinamiche abruzzesi

A cura del Research Department Intesa Sanpaolo

In Abruzzo le imprese del commercio sono oltre 24.000 (il 24% del totale imprese della regione) di cui circa 6.900 a Pescara, 6.800 a Chieti, 5.600 a Teramo e 4.800 a L’Aquila. Gli addetti sono 73 mila (il 14% del totale regionale). Le province con il maggior numero di occupati sono Chieti (21.600) e Pescara (20.800), seguono Teramo (17.200) e L’Aquila (13.500). Il valore aggiunto del commercio In Abruzzo è pari a quasi 3,5 miliardi di euro (l’11% del valore aggiunto totale abruzzese). In regione il ruolo delle micro-imprese nel commercio è ancora più rilevante rispetto al dato italiano: impiegano il 68% degli addetti, 14 punti percentuali in più rispetto alla media italiana, mentre le medie e grandi imprese si fermano al 13% circa in termini di occupati (Italia 27%).

Dopo il crollo del 2020 causato dalla pandemia il commercio ha recuperato i livelli pre-pandemici. In particolare, nel 2024 il valore aggiunto del commercio a prezzi costanti è risultato superiore del 6,9% rispetto al 2019, nonostante il lieve rallentamento registrato nel biennio 2023-2024, causato dall’elevata inflazione che ha eroso potere d’acquisto e frenato i consumi delle famiglie. Il rientro dell’inflazione in corso e la contemporanea tenuta del mercato del lavoro dovrebbero favorire una ripresa dei consumi nel corso del 2025, con ricadute positive sull’evoluzione della domanda rivolta al settore del commercio. Il quadro resta comunque eterogeneo, con una migliore dinamica attesa per la distribuzione di prodotti alimentari e farmaci. Tra il 2016 e il 2022, le imprese italiane del commercio hanno registrato un aumento degli investimenti del 13,2%, con progressi significativi per software e basi dati, R&S, apparecchiature ICT e impianti e macchinari. Tuttavia, solo il 37,4% delle aziende con almeno tre addetti ha avviato attività di innovazione nel biennio 2021-2022 (65% nelle medie imprese; 76% nelle grandi), mentre se si considera l’adozione di azioni per migliorare la sostenibilità ambientale il dato complessivo di settore si ferma al 37,2%, mentre quello delle grandi sfiora il 70%.