08 Luglio 2025 - 12:27:50

di Tommaso Cotellessa

La Cgil Abruzzo Molise ha deciso di sostenere la campagna «Aborto senza ricovero», organizzata dall’Associazione Luca Coscioni, per sollecitare le Regioni a rendere disponibile l’IVG farmacologica così come previsto dalle linee guida ministeriali adottate nel 2020 dall’allora ministro Roberto Speranza.

Secondo le direttive a cui l’Associazione Luca Coscioni fa riferimento l’aborto farmacologico dovrebbe poter essere eseguito in ambulatorio o in consultorio con la possibilità di assumere la seconda compressa a casa propria, «garantendo così – come affermano gli esponenti del sindacato – la libertà di scelta delle donne, condizioni di maggiore tutela e riguardo per la loro salute nonché di risparmio per il Servizio pubblico».

Tuttavia, ad oggi, l’accesso alle pratiche di IVG meno invasive viene garantito solamente in due regioni del territorio nazionale, Lazio e Emilia-Romagna, mentre negli altri territori si vive una condizione di inottemperanza.

Tale condizione, scrive la Cgil, viene formalmente giustificata con ragioni legate alla tutela della salute delle donne ma nasconde la volontà di condizionarne la libera scelta in base a orientamenti politici e ideologici.

A distanza di 5 anni dall’emissione della circolare ministeriale la campagna «Aborto senza ricovero» vuole riportare il tema al centro del dibattito, chiedendo l’applicazione delle direttive.

«Siamo convinte – scrivono dalla segreteria regionale del sindacato – che sia fondamentale difendere la piena autodeterminazione delle donne non solo rispetto all’accesso all’IVG, nel solco della legge 194 del1978, ma anche sulle modalità: farmacologica o meno, in casa propria o in ambulatorio. Abbiamo quindi accolto l’invito dell’Associazione Luca Coscioni, a sostenere e rilanciare la campagna “Aborto senza ricovero” che, attraverso una raccolta di firme su base regionale e online, ha l’obiettivo di intervenire direttamente sui consigli regionali invitandoli ad approvare procedure chiare, definite e uniformi per l’aborto farmacologico in regime ambulatoriale, per garantire a tutte le donne la possibilità di scegliere e autodeterminarsi».

Con tali argomentazioni la Cgil Abruzzo Molise intende divulgare la petizione ai suoi iscritti, e procederà con la raccolta firme e il successivo invio delle petizioni al Consiglio regionale Abruzzo.

Qui il link per firmare  https://shorturl.at/4fysx