09 Luglio 2025 - 18:57:46
di Tommaso Cotellessa
La gestione del centro Turistico del Gran Sasso, società partecipata del Comune dell’Aquila, è tornata al centro del dibattito della commissione di Garanzia del Consiglio comunale aquilano, all’interno della quale è stato audito l’amministratore unico, Giancluca Museo, alla guida della partecipata da nove mesi.
Ad intervenire sul tema, a margine della seduta della commissione, è stato il consigliere di opposizione Paolo Romano, il quale ha espresso forti perplessità sull’efficacia tanto dell’attuale gestione quanto di quella precedente:
«Dopo un primo momento di negazione recalcitrante – scrive Romano, commentando il confronto intercorso in sede di commissione – Museo non ha potuto che convenire con l’opposizione su quanto continuiamo a denunciare in questi anni e sulla necessità di porre rimedio in fretta ad una situazione davvero drammatica».
Romano sottolinea come la stagione invernale 2024/2025, favorita da abbondanti nevicate, abbia garantito un incasso superiore al milione di euro, rappresentando una vera e propria boccata d’ossigeno per l’azienda. Tuttavia, evidenzia il consigliere, «non si può vivere solo di fortuna, le stagioni negative degli anni precedenti ce lo hanno insegnato a discapito delle casse comunali, dunque dei cittadini».
A tal proposito, al fine di rendere la grvità della situazione in cui verte l’azienda, Romano sottolinea che, nonostante gli introiti, il CTGS ha richiesto un’anticipazione di 210mila euro del corrispettivo del contratto di servizio. Una richiesta che per il consigliere servirà proprio a coprire contenziosi pregressi che avrebbero dovuto essere già accantonati nei bilanci della società.
«Le risposte fornite in aula non sono state all’altezza delle domande – prosegue Romano – ma appare evidente che l’anticipazione richiesta al Comune andrà a coprire i contenziosi pregressi, le cui somme avrebbero dovuto già essere accantonate nei bilanci della società. Non capisco perché l’assessore al controllo delle partecipate non si sia fatta le nostre stesse domande e dunque preteso le dovute motivazioni al momento di accordare quelle somme. Si continuano a spendere soldi per i video marketing propagandistici, ma non a raccontare alla città come funzionano le società partecipate e i servizi essenziali del Comune dell’Aquila. Si continuano a disattendere gli indirizzi del Consiglio comunale a danno della gestione aziendale che prima o poi presenterà il conto».
Durante la Commissione si è discusso anche delle azioni già previste e deliberate negli ultimi anni, ma ancora non attuate. In particolare, non risultano ancora espletati i concorsi per le nuove assunzioni, già autorizzate dal Comune dal 2023 e necessarie per far fronte ai prossimi pensionamenti, soprattutto nei ruoli chiave per il funzionamento degli impianti di risalita.
«Parlano sempre di bandi pronti ma mai di date per la pubblicazione dell’avviso. Di fatto non si vuole investire sul futuro» sostiene Romano.
Tra le altre criticità sollevate, la mancata nomina del direttore amministrativo della società, prevista dal contratto di servizio già dal 2022, e il mancato adeguamento dei contratti part-time, come indicato da un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nel 2023. Permangono inoltre irrisolti i nodi legati alla questione previdenziale e ai contributi Inps, già sollevati dall’opposizione nella scorsa consiliatura.
Infine, la situazione delle strutture ricettive di proprietà pubblica resta problematica. Romano ha ricordato che l’opposizione aveva suggerito di risolvere prima i contenziosi con l’Amministrazione Separata degli Usi Civici di Assergi, ma l’indicazione non è stata seguita. Ne è esempio il caso dell’hotel Cristallo, per il quale il recupero dei canoni non versati da parte dell’affittuario è ancora in sospeso, così come potrebbero esserlo anche per altre strutture.
«Non si può sperare che nevichi solo per salvare una società partecipata che dovrebbe vivere anche di turismo estivo», così chiosa il consigliere.