10 Luglio 2025 - 10:11:50
di Redazione
La trasformazione profonda del sistema idrico,e le sfide strutturali, ambientali e gestionali sempre più complesse al centro del convegno “Water services management evolution. Per un cambio di prospettiva nella gestione integrata delle risorse idriche”, organizzato all’Aquila dall’Associazione idrotecnica italiana in collaborazione con la Gran Sasso Acqua e con il contributo di Servizi a rete e di Schneider Electric.
Un focus particolare è dedicato alla transizione digitale che «non è più solo un’opportunità, ma una leva strategica imprescindibile per le utility che puntano a garantire sostenibilità, efficienza operativa e resilienza. La digitalizzazione consente infatti di ottimizzare i processi, migliorare la capacità di risposta alle esigenze del mercato e ridurre gli sprechi di risorse idriche, contribuendo così a una gestione più intelligente e responsabile del servizio», precisano gli organizzatori.
Il convegno, si svolge all’indomani della presentazione, a Pescara, del testo del progetto di Legge che prevede il riordino del Sistema idrico integrato abruzzese, su iniziativa del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, che riduce il numero delle società di gestione da 6 a 2 con l’obiettivo di una industrializzazione della gestione, di economie di scala, reperimento di risorse per l’efficientamento del servizio, uniformità delle tariffe, implementazione e l’interconnessione delle reti e superamento dei confini provinciali per pensarci come grande regione.
«Si parla di questo argomento ormai da diversi anni – commenta Mario Di Gregorio, direttore tecnico della Gsa – Noi abbiamo organizzato un paio di anni fa un convegno sul tema sulla gestione unica, ovvero sulla ridefinizione degli ambiti, per creare delle economie di scala e delle collaborazioni, delle sinergie tra i diversi gestori. Da quanto ho letto dalla stampa, potrebbero essere definiti due ambiti gestionali, uno comprendenti i territori di Pescara Lanciano e l’altro la parte residua della regione cioè era Teramo L’Aquila Marsica e Sulmona».
Nel corso del convegno si sono sviscerate tematiche di carattere operativo.
«Parliamo di prospettive gestionali cioè, di come i gestori si approcciano alle emergenze climatiche e di disponibilità dell’acqua e degli inquinanti emergenti con una un approccio teso alla digitalizzazione e l’acquisizione e elaborazione dei dati e l’utilizzo di intelligenza artificiale, di algoritmi predittivi e prescritti per definire i migliori interventi da porre essere», conclude Di Gregorio.
