10 Luglio 2025 - 11:13:08

di Martina Colabianchi

Nell’ultimo anno l’Abruzzo, insieme alla Sicilia, rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile mostrano progressi più marcati.

A dirlo è il nuovo rapporto Istat sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che misura lo stato di avanzamento del Paese e delle singole regioni rispetto ai 17 obiettivi indicati nell’Agenda 2030 dell’Onu che vanno dal pilastro sociale ai due pilastri economico e ambientale, cui si aggiunge la dimensione istituzionale.

Il posizionamento delle regioni rispetto alla media nazionale è analizzato a partire da 183 misure rapportando i valori regionali a quello nazionale, sempre tenendo conto della loro polarità rispetto ai target dell’Agenda 2030.

A livello di ripartizioni geografiche, emerge una polarizzazione tra Centro-nord e Mezzogiorno: nel Nord il 51,2% delle misure mostra valori migliori della media nazionale (48,4% per la ripartizione centrale); all’opposto nel Mezzogiorno il 52,2% risulta in posizione peggiore. Gli obiettivi che contribuiscono maggiormente all’andamento più sfavorevole delle regioni del Mezzogiorno sono Lavoro e crescita economica, la riduzione delle disuguaglianze, Povertà zero e Istruzione, con più del 60% di misure in posizione peggiore rispetto alla media.

A venir fuori è un quadro di luci ed ombre. L’Istat, infatti, osserva che «malgrado le importanti disparità a svantaggio del Mezzogiorno, l’evoluzione temporale degli indicatori mostra una qualche tendenza alla ricomposizione dell’eterogeneità tra le regioni».

Tra le regioni del Mezzogiorno, dove solo poco più di un quarto delle misure segnala un posizionamento migliore della media nazionale, Abruzzo, Molise e Basilicata evidenziano i risultati più favorevoli (almeno un terzo di misure migliori), attribuibili in particolare agli obiettivi di matrice ambientale: la Lotta al cambiamento climatico, la Vita sott’acqua e la Vita sulla terra.

Le regioni più svantaggiate sono, di contro, la Campania e la Sicilia: a pesare negativamente sono, per entrambe, soprattutto le misure relative all’Istruzione di qualità, in particolare l’elevata quota di giovani che abbandonano il sistema di istruzione e formazione, e il primo obiettivo che è Sconfiggere la povertà, in particolare dato dalla bassa intensità di lavoro e deprivazione materiale, che segnalano criticità anche per Basilicata e Calabria.

In Abruzzo, al contrario ed insieme alla Sicilia, nell’ultimo anno si registrano progressi più marcati della media in termini di quota di misure in miglioramento (e, per l’Abruzzo, di incidenza inferiore alla media di misure in deterioramento). D’altra parte, il Molise e la Campania sono ancora fortemente segnate, nell’ultimo anno, da progressi limitati in termini di riduzione delle misure in peggioramento e incremento di quelle in miglioramento. Con riferimento alle evoluzioni di lungo periodo, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Puglia registrano la più elevata percentuale di indicatori in miglioramento e la più contenuta di misure in peggioramento (in quest’ultimo caso con l’eccezione delle Marche).