12 Luglio 2025 - 17:28:02

di Tommaso Cotellessa

Torna ad infiammarsi il dibattito sulla ricostruzione post-terremoto del 2009, con particolare preoccupazione per il rischio di un’interruzione del processo in atto. A riaccendere lo scontro politico è il botta e risposta tra il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il Partito Democratico abruzzese, che nei giorni scorsi ha lanciato un duro attacco sulla presunta mancanza di fondi destinati al completamento degli interventi nelle aree colpite dal sisma.

La mobilitazione del PD si è concretizzata non solo attraverso comunicati stampa e prese di posizione ufficiali, ma anche in un’iniziativa pubblica che ha visto la partecipazione di esponenti di rilievo sia locali che nazionali. In quell’occasione, il partito ha rivolto un’accusa diretta al Governo Meloni, definito come l’unico esecutivo, dal 2009 ad oggi, a non aver stanziato fondi aggiuntivi per la ricostruzione. Il senatore dem Michele Fina ha parlato senza mezzi termini di un “tradimento” da parte del centrodestra nazionale nei confronti dell’Abruzzo e dell’Aquila, ribattezzando l’attuale esecutivo “il Governo Zero”.

La replica del sindaco dell’Aquila non si è fatta attendere. In una lunga nota dai toni duri, Biondi ha rispedito al mittente le accuse, parlando di “mistificazione” della realtà da parte del PD abruzzese.

«Il Partito Democratico abruzzese continua nella sua opera mistificatoria sulla storia della ricostruzione post-sisma – ha esordito Biondi – ma per fortuna un elettorato dalla memoria solida ad ogni occasione gli presenta il conto».

Nella lunga nota il sindaco ha messo in evidenza le contraddizione interne alla sua controparte, denunciando il fatto che gli stessi esponenti del PD, che oggi rivendicano i 2,75 miliardi di euro stanziati dal Governo Conte II con la legge di bilancio 2021, nel febbraio 2020 bollarono come “allarmistica” la sua richiesta d’aiuto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, avanzata durante una visita all’Università di Teramo.

«In quell’occasione – ha proseguito Biondi – nessuno del PD aquilano si sottrasse a quella sceneggiata: Stefania Pezzopane, Pierpaolo Pietrucci, Giovanni Lolli e altri rassicurarono che “i soldi sarebbero bastati per tutto il 2020 e buona parte del 2021”».

Il sindaco ha inoltre accusato i dem di aver tentato di ridurre un fondo destinato a compensare le minori entrate e le maggiori spese dei Comuni del cratere, taglio evitato grazie all’intervento dei parlamentari di centrodestra. Biondi ha poi sottolineato come lo stesso fondo, grazie al Governo Meloni, sia stato trasformato in un finanziamento triennale e successivamente stabilizzato, evitando in futuro “l’elemosina a Roma”.

Sul tema del rifinanziamento per il 2026, Biondi ha precisato che il Ministero dell’Economia ha già assicurato che le risorse verranno reperite nella legge di bilancio di fine anno, a seguito di una riunione promossa dalla premier Meloni dopo la sua visita in città lo scorso 4 aprile. A partire dal 2027, ha aggiunto, gli stanziamenti saranno garantiti da norme già approvate nella legge di stabilità: 1,5 miliardi per il 2027 e 1,3 miliardi annui dal 2028 in poi.

Il sindaco ha poi snocciolato un elenco di investimenti già attivati:

  • 111 milioni di euro per l’edilizia scolastica, suddivisi in 18 interventi, oltre ad ulteriori 8 milioni per nuove mense e asili nido;
  • 70 milioni di euro nell’ambito dell’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione, destinati a progetti strategici come il potenziamento dell’acquedotto del Chiarino, la riqualificazione dell’area della Casa dello Studente e nuovi parcheggi di prossimità;
  • 850 milioni di euro (DL Aiuti Bis) per l’adeguamento retroattivo dei contributi alla ricostruzione privata, finalizzati a riattivare cantieri fermi a causa del caro prezzi;
  • 5 milioni di euro per il completamento del teatro comunale, stanziati dal Ministero della Cultura;
  • 19 milioni di euro per la Scuola nazionale dei Vigili del Fuoco che sorgerà a Sassa.

«Il governo, i parlamentari abruzzesi di centrodestra, il governatore Marco Marsilio, la Struttura di missione del consigliere Mario Fiorentino e la classe dirigente locale dei comuni del cratere, quindi, non hanno bisogno dei consigli del Pd – ha concluso Biondi – perché sanno perfettamente qual è la situazione e quali sono le misure da adottare perché per la prima volta c’è un esecutivo che ha dimostrato di non trascurare alcun dettaglio, in primis la premier Meloni, che chiede di essere costantemente aggiornata sulle necessità del territorio che l’ha eletta con un risultato schiacciante e che garantisce, finalmente, piena dignità alle nostre istanze e alle nostre necessità”, conclude il primo cittadino aquilano».