16 Luglio 2025 - 09:37:24
di Tommaso Cotellessa
Tornare ad abitare il Centro città, questo l’obiettivo della proposta avanzata dal Partito Democratico aquilano riunito in conferenza stampa.
Ad illustrare lo scopo ultimo dell’iniziativa è stato il segretario del circolo ‘L’Aquila Centro’ del Partito Democratico Alessandro Tettamanti, il quale ha spiegato:
«Vogliamo che il Centro città torni ad essere abitato, ma per questo è necessario che il pubblico faccia la sua parte calando politiche che incentivino il piccolo privato ad affittare e non a breve termine, garantendo ad esempio in caso di danni o di insolvenza».
A raccogliere e sostenere la proposta è anche il Consigliere di minoranza dell’azienda regionale per il diritto allo studio (Adsu), Gianluca Cervale, il quale ha annunciato che porterà l’iniziativa nel Consiglio d’Amministrazione.
«Oggi – afferma Cervale – molti preferiscono lasciare le case vuote o destinarle agli affitti brevi ritenendoli più ‘sicuri’. Dobbiamo invertire questa tendenza, rendendo il contratto d’affitto per studenti un’opportunità reale e vantaggiosa per tutti. Come? Facendo in modo che il privato che ha un’immobile da affittare possa farlo senza paura che da quel tipo di affitto possano derivare danni all’abitazione tali da dire ‘meglio che lo tengo vuoto o faccio un affitto breve piuttosto che vincolarmi a contratti annuali che chissà cosa mi possano portare. Per questo – annuncia Cervale – porterò questa proposta del Pd nel CDA dell’ADSU verificando se ci sono, e secondo me ci possono essere, le condizioni perché l’ADSU si faccia garante almeno di una parte dell’insolvenza derivante dal contratto d’affitto e dei danni possibili derivanti. Io sono convinto che nel Cda verrà accolta positivamente perché c’è un clima molto dialogante e tendente a cercare la qualità della proposta politica quindi spero che anche in questo caso sarà così».
Iniziative in tal senso sono previste anche all’interno del Consiglio comunale, in quanto un’iniziativa di tal sorta, per il capogruppo nell’assise civica Stefano Albano, «ha il merito di costringere l’amministrazione a riaprire il capitolo città universitaria qualcosa di cui si riempie la bocca ma per cui poi non ci sono atti concreti». Per Albano, infatti, la sensazione è che manchi un’effettiva pianificazione, perseguendo invece «un approccio che lascia fare senza mettere in campo, da parte del pubblico, alcuna proposta salvo limitarsi a mettere qualche pezza per cui alla fine gli studenti finiscono a Cansatessa».
A confermare la validità della proposta e la necessità di discuterne in consiglio anche la consigliera comunale Stefania Pezzopane, la quale ha ricordato che già dalla precedente amministrazione le i democratici avevano stimolato la costituzione del tavolo per L’Aquila della città universitaria, qualcosa di importante che il Consiglio comunale avrebbe dovuto deliberare, ma non ha mai fatto. Per Pezzopane, infatti, l’assise civica dovrebbe proprio essere il luogo dove l’azienda dei trasporti, l’ADSU, il Comune, l’Università, studenti e studentesse possano dialogare e far sì che proposte come quella presentata oggi abbiano un’immediata ricaduta.
«Una proposta che coglie nel segno visto che parla direttamente alle famiglie che hanno appartamenti e molto spesso rinunciano ad affittarli per i timori di cui abbiamo parlato che possono però essere superati se una struttura pubblica si pone come garante».
Ad allargare il raggio di azione della proposta è stato i conclusione il segretario cittadino del Partito Democratico, Nello Avellani, il quale ha posto l’accento sul fatto che parlare di diritto allo studio vuol dire parlare del rilancio del nostro Ateneo, con la possibilità concreta di offrire opportunità anche a chi si trova in maggiore difficoltà economica.
«Come dimostrano le più recenti classifiche, a partire da quelle del Censis, l’Università dell’Aquila si distingue per l’alta qualità della didattica e della ricerca. Tuttavia, soffre in modo significativo sul fronte dei servizi, posizionandosi agli ultimi posti per quanto riguarda le borse di studio, il trasporto pubblico locale e la disponibilità di posti letto. Sono proprio questi aspetti – continua Avellani – ad influenzare profondamente le scelte delle studentesse e degli studenti, così come quelle delle loro famiglie che consultano attentamente le classifiche nazionali per decidere a quale università iscriversi. Ecco perché è fondamentale che il nostro Ateneo venga sostenuto attraverso un rafforzamento dei servizi da parte degli enti istituzionali».