22 Luglio 2025 - 09:18:07
di Tommaso Cotellessa
Un cammino articolato in 13 tappe, per collegare L’Aquila a Ortona sotto la significativa egida di Papa Celestino V, questa l’iniziativa presentata dalla Regione Abruzzo in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella, il Parco Naturale Regionale Sirente Velino e l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere.
Ma il vero elemento innovativo è il fatto che l’intero cammino, composto di oltre 90 chilomentri lungo 19 comuni aquilani, sarà alla portata di tutte e tutti. Così come si chiarisce a partire dal titolo del progetto, simbolicamente chiamato “Il Cammino Grande di Celestino, un Cammino di tutti”, l’accento nella programmazione è stato posto sul tema dell’accessibilità e dell’inclusione, così da poter offrire un’esperienza all’intero Abruzzo, e non solo.
Il progetto, approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 313 del 29 maggio 2025 tramite apposito Protocollo d’Intesa tra i partner istituzionali, prevede un investimento complessivo di € 1.742.529, finanziato, non a caso, dal Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità.
A presentare l’iniziativa sono stati l’assessore regionale alle Politiche Sociali Roberto Santangelo, il sottosegretario alla presidenza con delega al Turismo Daniele D’Amario, il presidente del Parco Nazionale Maiella Lucio Zazzarra, il presidente del Parco regionale Sirente-Velino Francesco D’Amore ed il dott. Enrico Bianchi per l’Ufficio speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC).
«Il progetto vuole dare vita ad un modello di turismo accessibile e inclusivo, capace di unire la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale con l’attenzione ai bisogni di tutte le persone, in particolare di quelle con disabilità” spiega Santangelo “Alla base vi è una visione responsabile del turismo, che considera l’accessibilità non come un limite da superare, ma come una risorsa e un’opportunità da offrire».
In questa prospettiva, il progetto si propone di migliorare l’accessibilità delle infrastrutture e dei servizi lungo l’intero percorso non solo intervenendo fisicamente su sentieri, punti informativi e strutture ricettive, ma anche riorganizzando i servizi per renderli realmente fruibili da tutti.
«Con questo progetto vogliamo promuovere una cultura dell’accoglienza che sia al tempo stesso sostenibile e competitiva, cioè capace di rispondere alle esigenze di un turismo dalla platea differenziata, attento alla qualità, al servizio, alla sostenibilità ambientale ed economica» interviene D’Amario.
«I lavori infrastrutturali sui tracciati sono già partiti” spiega Bianchi “L’USRC, in qualità di soggetto attuatore, si sta occupando anche dell’integrazione di soluzioni tecnologiche innovative Smart Beacon e l’introduzione di strumenti che consentiranno un approccio partecipativo alle persone che vorranno vivere l’esperienza del Cammino»
Significativo l’intervento dei presidenti del Parco Nazionale della Maiella, Zazzarra, e il Parco Sirente Velino, D’Amore, che hanno sottolineato come «in un momento in cui le nostre aree interne registrano un incremento di nuove presenze turistiche, circa 100.000 visitatori, è evidente che sia in atto un fenomeno positivo di promozione e valorizzazione del nostro territorio. Tuttavia, è necessario lavorare per costruire un’offerta turistica sempre più completa, che affianchi alla bellezza dei luoghi un sistema solido di servizi accessibili, ben organizzati e professionali. È fondamentale che anche gli operatori siano formati e pronti ad accogliere con competenza, affinché l’esperienza turistica nelle nostre aree sia fruibile per tutti».
Il Cammino Grande di Celestino sarà un esempio virtuoso di accessibilità e innovazione per la promozione culturale e paesaggistica del territorio.