22 Luglio 2025 - 16:03:53
di Martina Colabianchi
«Nonostante i numerosi dibattiti in Commissione e gli impegni pubblicamente assunti dalla Giunta, sulla vicenda del nuovo contratto di servizio Afm si continua con un dannoso immobilismo: una situazione non più tollerabile, soprattutto alla luce delle tante promesse disattese e della crescente incertezza che pesa sulle lavoratrici del settore pedagogico».
Così, in una nota, i consiglieri comunali Lorenzo Rotellini (Avs) e Paolo Romano (L’Aquila Nuova).
«Da anni le maestre AFM attendono che venga finalmente riconosciuto un inquadramento adeguato e dignitoso all’interno del contratto di servizio tra Comune e azienda partecipata. Si dovrebbe badare alla qualità dei servizi offerti, quindi alla continuità e formazione del personale: si sono susseguiti incontri e audizioni, emendamenti, ordini del giorno approvati in consiglio comunale ma a oggi non esiste alcun atto concreto. Per affrontare in modo definitivo la questione era stata chiesta da mesi una Commissione ad hoc, nella quale Giunta e AFM si erano impegnate a lavorare insieme ai sindacati e al Consiglio per permettere un lavoro più sereno tra le parti: non è stata mai convocata».
«C’è un disallineamento evidente tra annunci e fatti – proseguono -. È chiaro che manca un atto politico e amministrativo decisivo, quello che solo il Consiglio comunale può assumere attraverso l’approvazione del nuovo contratto di servizio. Uno strumento che non può più essere rinviato, e che deve contenere il riconoscimento dei fringe benefit promessi, la riorganizzazione dei servizi scolastici e l’adeguamento contrattuale delle educatrici con il superamento definitivo delle proroghe».
«A fine 2024 – ricordano Rotellini e Romano – il sindaco aveva annunciato l’introduzione, a partire da luglio 2025, di un premio sotto forma di fringe benefit per le lavoratrici a tempo indeterminato, inclusivo anche del personale impegnato nei servizi di interscuola e prescuola. Una misura che avrebbe dovuto rappresentare un primo, parziale riconoscimento per chi da anni garantisce un servizio educativo fondamentale per la città. Oggi, però, siamo alla fine di luglio 2025 e non solo non è stato erogato nulla, ma neppure si conoscono nel dettaglio i criteri, i tempi e le modalità di attuazione di questo impegno.È ancor più grave che a luglio non si sappia nulla nemmeno sull’organizzazione dei servizi scolastici di pre e interscuola per l’anno prossimo, e che si continui a prorogare senza una prospettiva strutturale, senza un piano certo per lavoratori, famiglie e scuole».
«È il momento di dire basta. I bambini e le famiglie hanno il diritto di accedere a un servizio di formazione di qualità. Il sistema pedagogico Afm va rispettato e supportato con azioni concrete, non con ulteriori chiacchiere. Il nostro impegno in Consiglio comunale sarà totale e con ogni strumento consentito dal regolamento per pretendere che alle parole seguano i fatti e finalmente approvare un contratto di servizio che finalmente restituisca dignità e diritti a tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti», concludono Rotellini e Romano.