23 Luglio 2025 - 13:29:52

di Vanni Biordi

L’Aquila si appresta a vivere la 731ª edizione della Perdonanza Celestiniana, un evento che, dal 23 al 29 agosto, trasformerà la città nel fulcro di un Giubileo annuale unico al mondo.

Riconosciuta nel 2019 come Patrimonio Immateriale Culturale dell’Umanità UNESCO, la Perdonanza affonda le sue radici nel Medioevo, istituita da Papa Celestino V nel 1294, e si conferma appuntamento di risonanza nazionale e internazionale, portatrice di un universale messaggio di pace, perdono e riconciliazione.

La presentazione ufficiale dell’edizione 2025 si è tenuta oggi nella sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, sottolineando la crescente importanza di questo evento che si pone come un vero e proprio volano per il futuro dell’Aquila.

Come evidenziato dal sindaco dell’Aquila e Presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi, la manifestazione è il risultato di un impegno collettivo e rappresenta un “legame concreto tra spiritualità e cultura”.

«Il nostro lavoro è stato quello di cercare di riscoprire l’identità vera della Perdonanza Celestiniana, lavorando molto sul suo elemento fondante che è la Bolla di Celestino, l’elemento del Perdono. Abbiamo quindi cercato di depurare questo evento da tutte le cose accessorie che, negli anni, si erano sovrapposte – spiega il primo cittadino aquilano -. Dall’altro lato, lavorare su una programmazione di eventi che fosse sobria ma di richiamo internazionale, e questo lo si deve al Maestro Leonardo De Amicis che ha lavorato in piena autonomia, ma anche in piena sintonia con l’Amministrazione comunale e con il Comitato.

Un lavoro non privo di difficoltà. «Difficile è stato reperire i soldi necessari per fare un programma di questo livello, e di far conoscere sempre di più la Perdonanza e credo che ci stiamo riuscendo. Il fatto che oggi siamo qui a presentare il cartellone 2025 lo testimonia, così come è testimoniato dal fatto che c’è una richiesta sempre crescente e che abbiamo numeri sempre più importanti», ha concluso Biondi.

«Io credo che la Perdonanza Celestiniana sia il momento religioso e spirituale più intenso che appartiene alla nostra tradizione – dichiara il presidente di Regione Marco Marsilio -. Un evento che ha anticipato il grande Giubileo della Chiesa cattolica che dall’anno 1300 si celebra regolarmente, adesso con la cadenza di ogni 25 anni e proprio quest’anno si sta celebrando il Giubileo 2025, le cui radici sono proprio all’Aquila. In un’epoca, poi, di crescenti tensioni internazionali, di guerre e di stragi, la cultura, il sentimento e la virtù del perdono diventa centrale per cercare di costruire un mondo fatto di giustizia e di rapporti pacifici e sereni».

«Ciò che è importante dire è che negli ultimi anni, di questa enorme impronta spirituale se ne è finalmente e pienamente resa conto la Chiesa di Roma, che nei secoli passati forse è stata troppo distante da questo appuntamento. Questa lunga dimenticanza è stata pienamente colmata dalla visita di Papa Francesco, e quest’anno si annuncia l’apertura della Porta Santa da parte del Cardinale Segretario di Stato Monsignor Pietro Parolin. Quindi, i più alti vertici della Chiesa di Roma vengono a L’Aquila, riconoscono l’importanza di questa città anche nell’indizione del Giubileo il Papa ha ricordato la stretta relazione tra quanto avviene a Collemaggio e quanto avviene a Roma».

«La presentazione del programma della Perdonanza nella sala Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza delle più alte autorità nazionali nel campo della cultura – conclude Marsilio -, è testimonianza della rilevanza ormai nazionale dell’evento».

La Perdonanza di quest’anno assume una dimensione prospettica inedita, proiettando la città verso il traguardo di Capitale Italiana della Cultura 2026.

«Quest’anno siamo nell’anno giubilare, per cui toccherò spesso il tema del perdono con le sue sotto-declinazioni, questo soprattutto nella cerimonia di apertura, e siamo nell’anno che precede l’anno di Capitale italiana della Cultura 2026, per cui ci sarà anche un grande concerto finale che chiude la Perdonanza, ma apre al nuovo percorso dell’Aquila 2026», anticipa il Maestro Leonardo De Amicis.

Il cuore della settimana della Perdonanza rimane saldamente ancorato alle celebrazioni religiose. Si inizierà sabato 23 agosto con la tradizionale accensione del Tripode della Pace.

Giovedì 28 agosto, oltre mille figuranti in abiti storici medievali daranno vita al Corteo Storico che scorterà la Bolla del Perdono fino alla Basilica. In serata, alla presenza del sindaco Pierluigi Biondi e del Cardinale Pietro Parolin, si terrà l’apertura ufficiale della Porta Santa. La Bolla del Perdono rimarrà esposta all’interno della Basilica fino al giorno successivo, il 29 agosto, quando, dopo la solenne funzione di chiusura della Porta Santa, un secondo corteo la riaccompagnerà alla Residenza Municipale.

Accanto al ricco programma religioso, la Perdonanza Celestiniana si distingue anche per un’ampia e diversificata offerta culturale.

Il cartellone include performance teatrali, serate di danza con le étoile del Royal Ballet di Londra e della Compañía Nacional de Danza di Madrid, e numerosi concerti.

Tra gli artisti attesi, nomi di spicco del panorama musicale italiano come Stefano De Martino, Francesco Gabbani, Francesca Michielin, Brunori Sas, Tananai, Antonello Venditti e Renato Zero, promettendo una settimana all’insegna dell’arte e della cultura diffusa che permeerà ogni angolo della città.

«Per me il lavoro artistico è sempre lo stesso – spiega De Amicis -: chiedere all’artista di uscire dal suo seminato, dalla sua zona di confort e darsi e spendersi su argomenti che sono io che metto sul tavolo. Abbiamo riunito tanti artisti, attori, cantanti, pensatori attorno al tema del perdono».

La sinergia tra le istituzioni, come sottolineato dal sindaco Biondi, è stata fondamentale per la crescita e il riconoscimento della Perdonanza a livello nazionale e internazionale. Questo impegno collettivo, unito alla valorizzazione del messaggio universale della Bolla del Perdono e al coinvolgimento dell’intera comunità, rende la Perdonanza Celestiniana non solo una rievocazione storica, ma un evento dinamico e proiettato verso il futuro.

Con lo sguardo già rivolto al 2026, l’Aquila si prepara a mostrare al mondo la sua capacità di rinascita e la sua ricchezza culturale e spirituale.