24 Luglio 2025 - 13:07:58

di Tommaso Cotellessa

La vicenda era saltata alla ribalta della stampa aquilana mesi fa, quando un paziente aveva segnalato l’impossibilità di effettuare un importante esame diagnostico, necessario per far fronte alla grave patologia di carattere oculistico da cui era affetto.

Si tratta della fluoroangiografia, un esame diagnostico che permette di visualizzare e fotografare i vasi sanguigni della retina e della coroide, utilizzando un mezzo di contrasto fluorescente (fluoresceina) iniettato per via endovenosa. La causa del mancato servizio era stata individuata nel malfunzionamento del macchinario necessario allo svolgimento dell’esame e alla conseguente mancata sostituzione da parte della Azienda Sanitaria locale.

Dalla prima segnalazione, risalente allo scorso maggio, sono passati due mesi e la situazione resta invariata, nonostante le rassicurazioni del professor Silvio Di Staso, responsabile della U.O.S.D. oculistica dell’ospedale di L’Aquila, il quale aveva assicurato che la direzione aziendale aveva disposto tempestivamente sia l’autorizzazione ad avviare le procedure di gara previste dalla normativa sia la verifica con le ditte fornitrici sulla disponibilità alla sostituzione temporanea della strumentazione.

Ad oggi infatti, non è possibile prenotare l’esame nel presidio ospedaliero aquilano, in quanto ogni richiesta viene rigettata con la dicitura che segnala la mancanza di disponibilità per la prestazione richiesta.

Ad aggravare la situazione è il mancato conforto a livello regionale; infatti estendendo la ricerca ai vari presidi abruzzesi, la prima data utile che viene proposta è quella del 30 settembre, nell’ospedale di Pescara.

È così che un cittadino abruzzese, che si vede costretto a doversi sottoporre a questo esame , non può far altro che allargare lo sguardo, travalicare i confini regionali e affidare la propria cura ad altri lidi.

Di certo non una bella immagine per la sanità locale.