27 Luglio 2025 - 09:40:51
di Tommaso Cotellessa
La Giostra Cavalleresca, appuntamento simbolo dell’estate sulmonese, è diventata ieri anche palcoscenico di una protesta civile. Durante il corteo storico, davanti alla Chiesa dell’Annunziata, è stato esposto uno striscione con la scritta: “Fuori la Snam dal nostro territorio”. Un messaggio diretto e inequivocabile lanciato dagli attivisti del Coordinamento Per il Clima – Fuori dal Fossile, da anni impegnati contro la realizzazione della centrale e del metanodotto della multinazionale del gas.
L’azione, pacifica e simbolica, aveva l’obiettivo di informare i numerosi turisti presenti in città sull’impatto ambientale e culturale che, secondo i promotori della protesta, l’opera starebbe causando.

Il progetto della Linea Adriatica di Snam, per un investimento complessivo di circa 1,5 miliardi di euro, è definito dagli attivisti come inutile, dannoso e pericoloso, soprattutto alla luce dell’attuale emergenza climatica. «È assurdo – sottolineano – che si continui a investire risorse pubbliche in infrastrutture fossili, proprio mentre gli effetti del cambiamento climatico si fanno sempre più evidenti».
La protesta pone anche l’accento sulla devastazione archeologica avvenuta nel cantiere della centrale, dove sarebbe stato distrutto un insediamento risalente a oltre 4.000 anni fa. Una perdita, secondo gli attivisti, che rappresenta un «vero e proprio crimine culturale», perpetrato con il benestare degli organi governativi, in una città nota per la sua ricchezza storica e artistica.
Ma non è solo il patrimonio culturale a essere minacciato. Il Coordinamento denuncia anche gravi conseguenze per l’ambiente e la fauna locale: tra queste, il taglio illegale di 317 ulivi in un’area prossima al Parco Nazionale della Maiella e la compromissione del corridoio faunistico dell’orso bruno marsicano, specie simbolo dell’Abruzzo e già a rischio estinzione.

L’impatto si estenderebbe anche al settore agricolo e alla salute pubblica. Gli attivisti parlano di centinaia di ettari di coltivazioni a rischio, di un peggioramento della qualità dell’aria e di una minaccia concreta al turismo locale, oltre a sottolineare l’incompatibilità dell’opera con un territorio ad alto rischio sismico come quello dell’Abruzzo interno.
L’iniziativa sarà ripetuta anche oggi, in occasione della giornata conclusiva della Giostra Cavalleresca, per ribadire con forza la contrarietà del territorio al progetto Snam. «c’è una Sulmona che non si arrende – dichiarano dal Coordinamento – ma che continua a combattere con immutata determinazione per difendere i diritti inalienabili del nostro territorio contro chi, con l’illegalità, la violenza e il sopruso, impone scelte non condivise che compromettono il nostro futuro».