28 Luglio 2025 - 13:30:10

di Tommaso Cotellessa

Un vero e proprio incubo quello vissuto da un 79enne residente in un centro della Marsica, interrotto solamente dal fatto che il l’anziano signore ha trovato il coraggio, dopo quasi un anno di maltrattamenti, di raccontare ai carabinieri quanto stava attraversando e sporgere denuncia.

Protagonista delle sofferenze, fisiche e psichiche, a cui l’uomo è stato costretto è una donna di 51 anni, di origine straniera, la quale dopo aver stipulato un accordo con l’anziano, rimasto vedovo e senza figli, ha preso a maltrattarlo e minacciarlo.

L’accordo in questione prevedeva la cessione da parte dell’uomo della nuda proprietà della propria abitazione ad un prezzo di favore, mentre la donna si impegnava ad assistere e prendersi cura dell’uomo.

Poche ore dopo il rogito, però, la donna ha iniziato subito a pretendere dal 79enne la restituzione della cifra versata per l’acquisto dell’immobile, suddivisa in più tranches per non destare sospetti nella banca dove il 79enne ha il proprio conto corrente.

Con il passare del tempo, la donna cominciato a non prestare più l’assistenza pattuita all’uomo, ad impedirgli di comunicare con terze persone, ad offendere la memoria della moglie deceduta e, addirittura, in due occasioni lo minaccia con un coltello ed un forchettone da cucina, privandolo del telefono nel timore che possa chiedere aiuto. Tra le vessazioni di cui la donna si è resa responsabile c’è stata anche l’imposizione della propria figlia all’interno dell’abitazione dell’anziano

L’attività di indagine condotta dai carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Avezzano, ha permesso di raccogliere quegli elementi di prova che, valutati dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale marsicano, hanno condotto all’emissione delle misure dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento al 79enne ed ai luoghi da lui abitualmente frequentati.

Con ciò, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza cautelare che dispone l’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento nei confronti della 51enne, accusata di maltrattamenti

La donna, a cui verrà applicato il dispositivo elettronico di controllo, non potrà rientrare nell’abitazione dell’anziano e dovrà mantenersi ad almeno 500 metri da lui.    

Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.