Cianca su ADUC di Preturo

28 Luglio 2025 - 13:10:05

Domenica 27 luglio è stato regolarmente convocato l’atteso Consiglio di
Gestione per la riattivazione delle procedure elettorali e soprattutto
per l’individuazione della nuova data delle elezioni di rinnovo degli
organi ADUC.

Sarebbe dovuta essere la sede utile per un confronto sulla nuova data
delle elezioni, tanto attesa dai cittadini, che finalmente avrebbero
potuto esercitare il diritto al voto, privatogli da oltre 7 mesi dalla
proroga del mandato consiliare, quest’ultima imposta dalla maggioranza,
senza alcun titolo.

Ebbene, all’atto dell’appello erano presenti i 2 consiglieri di
opposizione ed uno della maggioranza. Assenti, giustificati (?), i
restanti 4 consiglieri di maggioranza compreso il Presidente Nardantonio
che aveva convocato il Consiglio! La seduta è stata pertanto dichiarata
nulla per mancanza del numero legale.

Un atto che testimonia, se ce ne fosse ancora bisogno, il modo in cui si
è deciso di amministrare l’Uso Civico di Preturo: come una proprietà
privata!
Quando si parla dei diritti dei cittadini, in questo caso soprattutto il
sacrosanto diritto al voto, è inaccettabile tollerare un comportamento
del genere.
Ancor peggio, quando si amministra il patrimonio di tutti, perché
l’ADUC, sì, tutela degli interessi pubblici, la peggior dinamica che si
possa porre in essere, a maggior ragione perché parliamo di diritto al
voto, è quella di essere assenti, di far mancare il numero legale.
Non è più tollerabile: la mancanza di rispetto ha ormai superato ogni
limite, dal rispetto dei cittadini, desiderosi di poter votare, a quello
dovuto al Tribunale dell’Aquila, che si è espresso ben 2 volte sulla
questione, non imponendo nessuna limitazione al poter svolgere
liberamente le elezioni, ma anzi riconoscendo i gravi vizi in capo alla
maggioranza, alias Lista 1, la cui esclusione è stata constatata e
confermata anche dai Giudici.

Il diritto al voto dei cittadini è ormai una materia amministrata dalla
maggioranza ADUC, che senza nemmeno tenere in considerazione due
pronunce del Tribunale, diserta la sede valida per trovare una nuova
data utile e sembra ormai lasciare intendere un solo messaggio: si va a
votare quando decidono loro!

L’Uso Civico non è e non sarà mai proprietà di pochi, la cittadinanza
deve essere messa al corrente dell’imposizione che si sta applicando a
tutto il comprensorio di Preturo, privato del sacrosanto diritto di
poter votare, costituzionalmente garantito e tutelato, ma a quanto pare
non a Preturo!