29 Luglio 2025 - 10:59:52

di Martina Colabianchi

Un altro, forte, appello, simbolico e concreto al tempo stesso, arriva da una delle più importanti e prestigiose istituzioni di formazione aquilane.

Il GSSI, durante l’ultima seduta del Senato Accademico, ha approvato e condiviso la Petizione per la Palestina, proposta dalle associazioni studentesche. 

«Il GSSI condanna fermamente tutte le violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani commesse da Israele nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati», si legge del documento che sostiene, tra le altre cose, anche il «riconoscimento dello Stato di Palestina».

Un altro appello coraggioso era arrivato, lo scorso 14 luglio, dai nuovi laureati in Medicina all’Università degli Studi dell’Aquila, che hanno chiesto il “cessate il fuoco” non solo in Palestina e in Ucraina, ma in ogni dove nel mondo insistano conflitti.

La petizione del GSSI arriva in giorni drammatici per la Striscia di Gaza, da cui continuano a giungere tragiche notizie di fame e di morte. Il 28 luglio Israele ha annunciato le prime consegne di aiuti internazionali da mesi nella Striscia, dopo l’apertura dei valichi avvenuta il giorno prima.

Il testo della petizione del GSSI

Durante l’ultima riunione del Senato Accademico, tenuta il 24 luglio, il GSSI ha approvato la petizione proposta dal Comitato direttivo dell’Associazione Alumni del GSSI e dall’iniziativa studentesca R4GE for Palestine.

Il GSSI: 

  • condanna fermamente tutte le violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani commesse da Israele nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati;
  • chiede il rafforzamento di tutte le iniziative diplomatiche e politiche volte a porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza e ad assicurare la piena attuazione di tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite riguardanti le relazioni tra Palestina e Israele, nonché delle ordinanze della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio, 28 marzo e 24 maggio 2024, in cui si intima a Israele di “prendere tutte le misure in suo potere per impedire la commissione di tutti gli atti che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo II della Convenzione [sul genocidio]” e di “prendere tutte le misure in suo potere per impedire e punire l’incitamento diretto e pubblico a commettere genocidio nei confronti dei membri del gruppo palestinese nella Striscia di Gaza”;
  • sostiene il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Inoltre, il Gran Sasso Science Institute:

  • si impegna a monitorare, anche attraverso comunicazioni semestrali ai propri organi di governo, la piena attuazione delle normative nazionali, europee e internazionali e delle proprie politiche interne, anche in relazione alle normative sul doppio uso e sull’etica della ricerca;
  • si impegna a rafforzare la propria azione di promozione di iniziative accademiche, educative o umanitarie volte alla costruzione di una cultura di pace, giustizia e dignità condivisa, sostenendo partenariati accademici con istituzioni palestinesi e riaffermando il ruolo dell’università come spazio critico e anticoloniale, prendendo esplicitamente e attivamente posizione contro ogni forma di oppressione e violenza istituzionalizzata
  • si fa promotore – all’interno della CRUI, del Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) e di ogni altro organismo istituzionale e internazionale – di una posizione condivisa tra le università italiane a sostegno del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.