31 Luglio 2025 - 16:09:50

di Tommaso Cotellessa

Nel pomeriggio di ieri, oltre 450 giovani provenienti dall’Abruzzo, dalle Marche e perfino da Malta si sono ritrovati a L’Aquila, nella parrocchia di San Pio X, nel quartiere del Torrione, per partecipare a un incontro in preparazione dell’evento con il Santo Padre, in programma il 2 agosto a Roma.

Si tratta di un pellegrinaggio vocazionale organizzato dal Cammino Neocatecumenale, un movimento della Chiesa Cattolica presente in oltre 150 Paesi del mondo, che continua ad attrarre migliaia di giovani. A L’Aquila, i neocatecumenali sono attivi nelle parrocchie di San Sisto e San Pio X e, in occasione del Giubileo del 2025, si sono mobilitati con grande entusiasmo.

Ben nove pullman carichi di giovani hanno attraversato l’Abruzzo, lasciando un segno profondo.

Il tema della speranza, simbolo di questo Giubileo, non è rimasto uno slogan vuoto, ma si è tradotto in un impegno concreto, da trasmettere in ogni incontro e in ogni sguardo. I giovani, infatti, sono stati inviati a due a due ad annunciare una Parola nelle strade di L’Aquila, Avezzano e Pescara, portando un messaggio di pace, misericordia e speranza.

«Un messaggio di pace, di serenità, di comunione tra popoli differenti, fra Malta ed Italia, e fra parrocchie differenti», così ha definito l’evento Mark Zammit, responsabile dei pellegrini di Malta.

Ma i segni non si fermano qui.

La speranza è entrata anche nelle case di tante famiglie che, nonostante le difficoltà della vita quotidiana, hanno scelto di aprire le loro porte per accogliere i pellegrini provenienti da diverse parti del mondo. Più di 100 pellegrini maltesi sono stati ospitati da oltre 40 famiglie aquilane.

Siamo entrati nella casa di Pietro e Nicoletta, una giovane coppia con quattro figli, che ha accolto con gioia due pellegrine.

«Quando ci è stato chiesto di poter ospitare dei giovani in viaggio per il Giubileo dei Giovani, abbiamo dato subito la nostra disponibilità – spiega Nicoletta -. Queste ragazze portano nella nostra famiglia una ventata di entusiasmo, di gioia e di speranza».

Il loro gesto è uno dei tanti che spesso passano inosservati, ma che, se guardati con attenzione, raccontano un’umanità viva e accogliente.

Sono azioni semplici, apparentemente nascoste, che una volta scoperte, sorprendono… e infondono speranza.