31 Luglio 2025 - 09:45:02

di Tommaso Cotellessa

Un’importante novità si inserisce all’interno della vicenda dei 150 lavoratori amministrativi in appalto della ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila che, dopo decenni di precarietà, rischiano di finire senza lavoro. È stata infatti pubblicata, nei giorni scorsi, la tanto attesa graduatoria del concorso per amministrativi, indetto dalla Asl 1.

La pubblicazione della graduatoria era stata indicata dall’amministrazione comunale come un passaggio obbligato da attendere per poter prendere qualsivoglia provvedimento in favore dei lavoratori precari, nonostante questi ultimi non godessero di alcuna tutela all’interno del concorso.

Ora, a babbo morto, con i 53 vincitori del concorso che saranno assunti la situazione dei precari attende gli aggiornamenti sperati, nonostante il clima non appaia affatto incoraggiante.

 «È l’inizio della contrapposizione tra legittimi interessi di lavoratori e tutto ciò porterà prevedibilmente alla perdita del posto di lavoro per gran parte di quelli in appalto – scrivono dal sindacato Usb – Questa ennesima sgradevole “guerra tra poveri” andava scongiurata ed invece è quel che accadrà e con chiare responsabilità che sono tutte in capo alla ASL 1 e alla Regione Abruzzo »

 «L’appalto alla ATI è trimestrale – spiegano ancora dal sindacato – e a fine agosto scade, tuttavia nessuno ancora sa se sarà concessa una proroga e, nel caso, quale sarà il numero di lavoratori che la ASL 1 richiederà. Persone e famiglie lasciate nella grave totale incertezza del futuro, senza poter capire se dal primo settembre dovranno tornare al lavoro oppure trovarsi un’altra occupazione, spesso avendo svolto da 20 anni un lavoro che si pensava “stabile” perché necessario ed essenziale per l’azienda sanitaria».

A fronte di questa situazione la richiesta continua ad essere la stessa che le forze sindacali e i principali gruppi di opposizione in Consiglio comunale hanno avanzato dall’inizio di questa vicenda: l’immediata internalizzazione dei 150 precari amministrativi in appalto. Al fine di conseguire questo risultato Usb annuncia un’ampia campagna di mobilitazione in cui coinvolgere i sindaci, i presidenti della Provincia di L’Aquila e della Regione Abruzzo, l’assessore Regionale alla Sanità e tutta la politica per sollecitarli a trovare una soluzione definitiva a quello che definiscono un  «disastro annunciato».

 «Basta passerelle utili solo a calmare gli animi dei lavoratori, basta ad annunci che poi non hanno riscontri tangibili. Saremo sotto ogni Palazzo istituzionale, regionale, comunale e provinciale, con i lavoratori che meritano rispetto dignità e stabilità lavorativa. La loro esperienza accumulata negli anni è una risorsa che non va dilapidata», questo il definitivo monito lanciato dalla sigla sindacale.

Tuttavia il mondo della politica non resta a guardare. Infatti dopo l’immediato intervento del capogruppo del Partito Democratico Stefano Albano sulla vicenda, anche il Sinistra Italiana ha preso parola ricalcando le azioni politiche messe in campo e sottolineando la rilevanza che questo tema ha per il partito.

Sul tema dell’internalizzazione, partito da L’Aquila ma divenuto di portata nazionale, Sinistra Italiana rivendica l’approvazione del proprio emendamento presentato alla Camera. Un risultato importante non solo come trofeo di parte ma come passo avanti per il bene comune.

La strada da percorrere è infatti chiara per gli esponenti di Si: continuare a indagare la possibilità di internalizzazione della società in house e tutelare la salvaguardia delle capacità assunzionali.

«Siamo convinti – scrivono gli esponenti del partito – che sia opportuno, come chiede il segretario del Partito Democratico Albano, convocare un tavolo politico-tecnico-sindacale coinvolgendo gli esponenti del Consiglio e della Giunta Regionale. Ci preme però sottolineare che l’emendamento, così come proposto, sebbene nasca da L’Aquila, ha una portata nazionale, andando a offrire al Paese intero uno strumento utile per combattere il precariato e, al contempo, premiare il merito di chi ha partecipato, collocandosi in posizione utile, alle procedure concorsuali».

L’appello infine è quello rivolto al contrasto della precarietà. Per Sinistra Italiana infatti è necessario che le assunzioni nella Pubblica Amministrazione siano a contratto indeterminato, ponendo così fine al precariato, un fenomeno che non fa altro che generare “lavoratori deboli” e, come tali, più facilmente ricattabili.

L’auspicio è che le mobilitazioni si traducano in fatti concreti, tenendo ben presente che dietro ogni lotta politica chi vince chi perde non è solo un partito, una forza sindacale o un gruppo sociale, ma in prima battuta, a sopravvivere o soccombere, sono le persone e le famiglie.