01 Agosto 2025 - 15:28:28

di Redazione

Palazzo Sipari a Pescasseroli inaugura la stagione estiva con l’apertura al pubblico dei suoi suggestivi ambienti.

Dal 1 agosto 2025 e fino al 1 settembre, la casa museo Palazzo Sipari di Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, apre le sue porte al pubblico e sarà possibile partecipare alle visite guidate organizzate dalla Fondazione Erminio e Zel Sipari che consentiranno di accedere ai due piani del palazzo ed alla camera in cui è nato Benedetto Croce.

Oltre alle numerose sale gentilizie, sarà possibile visitare anche l’Archivio della Fondazione Sipari, dichiarato “di interesse storico particolarmente importante” dalla Sovrintendenza Archivistica nel 2008 e riordinato nel 2024 grazie ad un contributo della Direzione Generale degli Archivi. Tra le carte custodite in questo luogo, che consentono una precisa ricostruzione della storia della famiglia Sipari già a partire dal Seicento, si trova anche una dettagliata rassegna stampa relativa all’attività politica dell’On. Erminio Sipari, artefice e primo presidente del Parco d’Abruzzo, istituito per iniziativa privata nel 1922.

Il presidente della Fondazione Sipari Gaddo della Gherardesca nello scorso weekend ha accolto nelle sale di Palazzo Sipari i vincitori della XX edizione del Premio Benedetto Croce, accompagnati  da Giovanni Ciarrocca, che sostituirà l’attuale presidente alla guida della Fondazione Sipari nel prossimo autunno, e dal Vicepresidente Alberto Errichiello, discendente dell’antica Famiglia Sipari.

La stagione si concluderà con la cerimonia di premiazione della 3° edizione del Premio “Erminio Sipari” che si svolgerà il 6 settembre proprio a Palazzo Sipari.

Informazioni: tel.0863 910748 – Piazza Benedetto Croce, 5 – Pescasseroli (AQ).

Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 20:00.

Giorno di chiusura: martedì.

Palazzo Sipari si trova nel centro storico di Pescasseroli e sorge sul sito di un antico palazzetto baronale; assume l’attuale conformazione architettonica sul finire degli anni 30 dell’Ottocento per volontà di Pietrantonio Sipari, nonno del filosofo Benedetto Croce, interprete della vita intellettuale italiana tra ‘800 e ‘900, e dell’Onorevole Erminio Sipari, deputato del Regno d’Italia e fondatore del Parco Nazionale d’Abruzzo. Dal 1839, anno in cui vennero ultimati i lavori di ristrutturazione, fino al 2006, anno della scomparsa della nobildonna Maria Cristina Sipari, secondogenita dell’Onorevole Erminio Sipari, il Palazzo è stato ininterrottamente abitato dalla famiglia Sipari.

L’edificio ha un’impostazione architettonica di tipo tardo rinascimentale ed è ingentilito da eleganti forme classiche. Due targhe marmoree sul prospetto principale del Palazzo ricordano le figure di Benedetto Croce e di suo cugino Erminio Sipari. Nel novembre del 2013 a queste due targhe ne è stata aggiunta un’altra, per ricordare la Marchesa Maria Cristina Sipari che ha voluto si realizzasse nel palazzo di famiglia una casa museo. Il monumentale edificio occupa una superficie in pianta di circa 1.000 mq.e si articola su tre piani oltre al piano terra. Il portale, in pietra gentile, consente l’accesso al Palazzo. Al piano terra si trovano i locali centinati e quelli anticamente destinati all’abitazione del custode, oltre all’archivio storico, con le strutture lignee originali a vista. In fondo al cortile di accesso sulla sinistra si entra nella parte gentilizia dove si trova lo scalone monumentale.

Al primo piano si trovano i locali nei quali si svolgeva la vita quotidiana della Famiglia Sipari e che oggi sono visitabili dal pubblico tramite una visita guidata che illustra le abitudini quotidiane, culturali e venatorie dei proprietari. Al secondo piano si trova la stanza in cui nacque il filosofo Benedetto Croce. Sullo stesso piano, negli ampi saloni, si svolgono le numerose manifestazioni culturali che la Fondazione Sipari organizza dal 2007.

Annesso al Palazzo vi è la Chiesa dell’ Addolorata al cui interno sono conservate le spoglie di alcuni membri della famiglia Sipari. Oggi la casa museo e la Chiesa dell’Addolorata sono di proprietà della Fondazione Erminio e Zel Sipari ONLUS.