04 Agosto 2025 - 10:21:35
di Tommaso Cotellessa
Il 2026 si avvicina sempre più e con il passare dei mesi avanzano anche le procedure di organizzazione delle attività che animeranno l’anno in cui la città dell’Aquila sarà Capitale italiana della Cultura.
Proprio in tal senso l’amministrazione comunale ha reso noto che la Giunta ha approvato lo schema di disciplinare d’obbligo trasmesso dal Ministero della Cultura, che disciplina le modalità e i termini per la fruizione del contributo di 1 milione di euro destinato alla realizzazione del programma ufficiale di iniziative legate alla prestigiosa designazione.
Parallelamente, con un apposito atto di indirizzo, l’amministrazione ha dato mandato a tutti i settori dell’ente – ciascuno secondo le proprie competenze – per l’organizzazione della cerimonia inaugurale e delle iniziative che daranno il via, nei primi mesi del 2026, all’anno della Capitale. La data e la modalità di svolgimento saranno comunicate prossimamente.
L’evento inaugurale, prevede non solo come un momento dal valore simbolico ma anche di carattere logistico e operativo, in quanto sancirà l’avvio ufficiale del palinsesto che coinvolgerà istituzioni culturali, realtà del territorio, cittadini e visitatori.
L’obiettivo dell’amministrazione è quello di restituire pienamente il senso di una città che si è rigenerata attraverso la cultura, facendo di essa una leva di sviluppo, coesione, innovazione e identità.
Il programma prenderà forma anche grazie alle risorse stanziate con il Programma RESTART 2, che ha destinato al Comune dell’Aquila oltre 17 milioni di euro per interventi di sviluppo culturale nel cratere sismico abruzzese, tra cui 4 milioni specificamente dedicati a “L’Aquila Capitale della Cultura 2026”.
«Con l’approvazione del disciplinare ministeriale e l’avvio del percorso verso la cerimonia inaugurale – dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – consolidiamo una visione che abbiamo costruito nel tempo: L’Aquila città della cultura, della memoria, dell’identità e del futuro. La designazione è il risultato di una strategia che ha unito istituzioni, associazioni e cittadini, e che trova oggi uno dei suoi snodi più concreti. Ma il nostro obiettivo non si esaurisce nella celebrazione: vogliamo che il 2026 sia l’anno della piena rinascita culturale, sociale ed economica della città, in dialogo con l’Italia e con l’Europa».
L’Amministrazione ha inoltre avviato le interlocuzioni con i vertici dello Stato per la definizione della data della cerimonia inaugurale e ha attivato il gruppo di lavoro intersettoriale per la sua realizzazione, che prevede l’allestimento degli spazi, la gestione della sicurezza, la comunicazione, la promozione e tutti gli aspetti logistico-organizzativi.
«Il 2026 non sarà solo l’anno della cultura, ma anche quello della consapevolezza di un nuovo ruolo per L’Aquila: un centro propulsivo per l’intero Appennino e le aree interne del Centro Italia, capace di attrarre talenti, investimenti e narrazioni positive, mettendo a valore la propria storia e proiettandosi verso il futuro», conclude Biondi.