04 Agosto 2025 - 12:36:02

di Tommaso Cotellessa

Un momento di grande importanza per il territorio aquilano è stato celebrato questa mattina con l’inaugurazione dei locali rinnovati dell’Istituto Penale per i Minorenni, un presidio di giustizia che pone al centro il recupero e il reinserimento sociale dei giovani entrati in contatto con il sistema giudiziario.

La struttura, situata in via Giuseppe Mezzanotte a L’Aquila, è stata completamente ristrutturata e ammodernata in conformità con le più recenti normative. Oltre alle sezioni detentive, l’istituto è dotato di spazi dedicati all’accoglienza, all’assistenza e alla riabilitazione.

L’istituto rappresenta un punto di riferimento essenziale per le regioni Abruzzo e Molise. Durante i lavori di ristrutturazione, i minori sottoposti a misure cautelari o a condanne definitive venivano trasferiti in istituti anche molto lontani, come quelli di Bari, Catanzaro o del Nord Italia, con evidenti ricadute negative sul percorso rieducativo e sui rapporti familiari.

La riapertura della struttura, quindi, non costituisce solo una risposta logistica, ma rappresenta un tassello fondamentale per il percorso di reintegrazione sociale dei giovani detenuti. Un’opportunità concreta per una giustizia minorile più umana ed efficace.

All’inaugurazione hanno partecipato le più alte cariche istituzionali, militari e religiose del territorio. Presenti anche i sottosegretari alla Giustizia Andrea Ostellari e Andrea Delmastro Delle Vedove, che hanno sottolineato l’importanza simbolica e pratica di questo momento.

Il sottosegretario Ostellari ha definito la riconsegna di questa struttura come «un passo importante per la comunità». «Restituiamo una struttura che non è solo una struttura detentiva, ma è una struttura di educazione» ha dichiarato l’esponente di governo, proponendo l’intitolazione del presidio a San Francesco d’Assisi, simbolo di misericordia, ma anche di rigore e speranza.

Il sottosegretario Delmastro Delle Vedove, intervenendo sul processo di riapertura della struttura ha chiarito che alla base dell’intervento sono stati posti due criteri fondamentali: «la sicurezza, grazie alla videosorveglianza e ai sistemi antiscavalcamento, e il trattamento rieducativo, che deve essere centrale negli istituti minorili». Inoltre Delmastro ha anche sottolineato l’importanza della prevenzione anche citando il Decreto Legge Caivano come strumento approvato in questa direzione.

Presente per l’occasione anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il quale ha evidenziato ai microfoni di Laqtv l’importanza dell’istituto anche sul fronte del sovraffollamento carcerario:

«I 28 posti riattivati oggi rappresentano un contributo importante per un sistema in difficoltà. Con circa 600 detenuti a fronte di poco più di 500 posti disponibili, ogni nuova disponibilità è fondamentale. Questo istituto consentirà ai minorenni maschi di scontare la pena vicino alla propria rete familiare, un aspetto determinante nel percorso di reinserimento. Come Regione, abbiamo avviato protocolli sociali e sanitari con l’amministrazione penitenziaria per rafforzare il percorso rieducativo».

Anche il procuratore Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni, David Mancini, ha sottolineato la rilevanza di questo momento per il territorio, descrivendo l’inaugurazione di questi spazi come «un risultato importante per l’intero territorio abruzzese, e non solo. Un istituto penale per minorenni – ha proseguito Mancini – è utile se non è solo un luogo di detenzione, ma un ambiente in cui si rieduca. Servono risorse e professionalità adeguate, ma oggi celebriamo un esempio di sinergia concreta tra le istituzioni».

Alla cerimonia ha preso parte anche Antonio Sangermano, Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, che ha provveduto a dare lettura del messaggio inviato per l’occasione dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Fra gli intervenuti anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il Direttore del Provveditorato alle Opere pubbliche Gennaro Di Maio e il Rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse.

Come sottolineato a più riprese nel corso della cerimonia la riapertura dell’Istituto Penale per i Minorenni dell’Aquila non è solo la restituzione di un’infrastruttura, ma un investimento nel futuro: un simbolo di rigenerazione sociale e un modello di giustizia più vicina ai bisogni delle persone e del territorio.