06 Agosto 2025 - 08:04:25

di Marco Giancarli

Il Consiglio regionale ha approvato l’assestamento di bilancio di previsione 2025-2027 con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario delle opposizioni.

«La manovra di oggi è una semplice ricognizione delle risorse – ha detto l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri – e il giudizio di parifica della Corte dei Conti garantisce la qualità del nostro bilancio. Non possiamo garantire il ripristino dei tagli perché non abbiamo certezze, l’entità delle maggiori entrate sarà certificata dal Mef a fine agosto».

Il confronto ha introdotto infatti una serie di proposte emendative, la cui copertura finanziaria dipenderà dal riconoscimento del Ministero e dalla certezza delle maggiori entrate. La manovra ha riconosciuto al Consorzio di Bonifica Ovest una somma integrativa, per la gestione 2025, pari a euro 570.964,66 “per garantire la gestione e la manutenzione delle opere di bonifica che contribuiscono alla sicurezza idraulica della Piana del Fucino”.

Tra gli altri provvedimenti, contributo di 100 mila euro per la celebrazione del 30esimo anno della nascita del Parco nazionale della Maiella.

Ottocento mila euro invece andranno come contributo in favore dell’Agenzia regionale di Protezione civile per lo studio di fattibilità per la ricostruzione post sisma Ex INAPLI.

Per la questione Teatro Marrucino invece che ha visto un’accesa polemica circa i fondi da stanziare la Regione provvederà attraverso la rideterminazione del capitolo di spesa, rispetto allo stanziamento 2025, portandolo a 283.854,50 (200 mila euro in più).

Nel documento si confermano 47 milioni di euro di tagli per far fronte al pesante debito della sanità, al netto di circa 4 milioni di euro che dovrebbero, secondo quanto si è appreso, recuperare nel mese di settembre quando si avrà certezza delle nuove entrate entrate: anche questa discussione è stata segnata da scontri tra il centrodestra e le minoranze che hanno presentato 57 emendamenti e chiesto più volte strumentalmente la verifica del numero legale per allungare i lavori.

Al fine di sostenere iniziative di aiuto umanitario a favore della popolazione civile colpita dalla crisi umanitaria della striscia di Gaza è autorizzata la spesa straordinaria di 500 mila euro con finalizzazione vincolata a interventi di natura umanitaria in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri e con organizzazioni riconosciute e accreditate presso gli organismi internazionali.

Le somme in questione sono strettamente vincolate al futuro accertamento delle maggiori entrate.

La seduta si è conclusa con l’approvazione a maggioranza di due progetti di legge: il primo, riforma il sistema produttivo abruzzese attraverso la conclusione del processo di riordino dei Consorzi industriali e il potenziamento dell’ARAP (Azienda Regionale delle Aree Produttive); il secondo provvedimento normativo istituisce l’Agenzia Regionale Abruzzo Lavoro (ARAL), disciplinando le funzioni e i compiti della Regione in materia di servizi per l’impiego, programmazione e attuazione integrata delle politiche in materia di lavoro, nel rispetto dell’ordinamento europeo e dei principi fondamentali della legislazione statale. Su quest’ultima norma, l’assessore regionale al lavoro, Tiziana Magnacca, ha dichiarato in Aula: “E’ una riforma necessaria che realizza alcuni principi fondamentali della Costituzione. Era necessario riformare il mercato del lavoro, agevolando il matching tra imprese e lavoratori. Abbiamo voluto ridare centralità al servizio pubblico”.

La nuova legge sulle aree produttive, di iniziativa della Giunta regionale, in materia di consorzi industriali, prevede che “entro 30 giorni dall’entrata in vigore della norma, il Commissario per la gestione straordinaria e liquidatoria del Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell’Area Chieti-Pescara rimette alla Giunta regionale ed all’Arap una relazione dettagliata sullo stato finanziario, economico e patrimoniale del Consorzio”. L’Arap, entro i 30 giorni successivi, “tenuto conto delle risultanze di detta relazione e del proprio stato finanziario, economico e patrimoniale, rimette alla Giunta regionale uno studio in ordine alla fattibilità o meno, sotto il profilo economico-finanziario, di una fusione tra Arap e Consorzio dell’Area Chieti-Pescara”. Qualora emergesse la fattibilità della fusione, la Giunta regionale entro 30 giorni approverà un disegno di legge per disciplinare “il nuovo soggetto giuridico risultante dalla fusione”. In caso contrario, la Giunta disporrà “la liquidazione coatta del Consorzio dell’Area Chieti-Pescara”, nominando un commissario per la liquidazione,  disponendo altresì “l’allocazione in capo all’Arap delle funzioni e dei compiti del Consorzio nonché del personale a tempo indeterminato in servizio presso il Consorzio alla data della liquidazione”. La legge dispone inoltre una nuova denominazione dell’Arap, che diventa Azienda Regionale delle Attività produttive; introduce le Consulte Territoriali, stabilendo che l’Azienda “cura e gestisce le aree dei nuclei e delle zone industriali della Regione Abruzzo in coerenza con gli indirizzi programmatici stabiliti dalla Giunta regionale”. Le procedure per l’insediamento delle imprese nelle aree, nei nuclei e nelle zone di sviluppo industriale regionali ed i rapporti tra l’Arap e le imprese ivi insediate “sono disciplinati in un apposito regolamento predisposto dal Direttore dell’Agenzia avente ad oggetto la cessione in proprietà, od in uso dei terreni e degli immobili”. Inoltre l’Agenzia “stipula con ciascuna impresa una convenzione  con la facoltà di riacquisire i suoli e gli stabilimenti industriali o artigianali realizzati attraverso la procedura espropriativa, decorsi ventiquattro mesi di inattività” ed approva i Piani Territoriali di Sviluppo Industriale con la partecipazione dei Comuni, sarà infine la Giunta regionale ad esercitare “le funzioni di indirizzo, vigilanza e controllo sull’Arap”. L’esecutività di questa legge dovrebbe portare, negli intenti dei proponenti, alla conclusione di un processo iniziato anni fa, realizzando il completamento del progetto di unione dei Consorzi regionali.

A fine seduta si sono svolte tre votazioni successive al fine di eleggere il nuovo Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Alla terza votazione la candidata Alessandra De Febis ha ottenuto 22 voti validi, raggiungendo la maggioranza qualificata utile per l’elezione. 1 scheda è risultata nulla e 5 bianche.

PRESIDENTE SOSPIRI: «TUTELATA LA FINANZA REGIONALE»

«È stata la notte più produttiva degli ultimi mesi di attività consiliare. Una maratona di 24 ore che ha visto confronti, anche duri, tra tutte le compagini politiche del Consiglio. Una dialettica sana, democratica, che nel rispetto delle posizioni ha portato a dare un segnale forte all’Abruzzo». Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, a conclusioni dei lavori dell’Assemblea Legislativa e aggiunge: «Portiamo a casa la migliore manovra finanziaria, a tutela dei conti regionali, che individua, con qualche sacrificio, le risorse utili a mitigare il disavanzo sanitario. Un rendiconto 2024 approvato. Un assestamento al bilancio che, nonostante alcune ridefinizioni, restituisce respiro alle principali istituzioni culturali regionali e ai cittadini più fragili. E poi, con il buon senso dei Capigruppo, abbiamo deciso di non rimandare le importantissime riforme sul settore delle attività produttive (Arap) e dei servizi per l’impiego (Aral). Affrontiamo questi pochi giorni di pausa estiva con la consapevolezza di aver fatto del nostro meglio. Ringrazio le opposizioni, le strutture del Consiglio, tutti gli assessori della Giunta e il presidente di Regione Abruzzo, per aver dimostrato serietà e senso del dovere, garantendo presenza in Aula e sostanza nei contenuti. Infine, porgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro alla neoeletta Garante dei minori, Alessandra De Febis», conclude Sospiri.

PD: «MANOVRA CHE SVELA BUGIE DELLA DESTRA»

«L’assestamento di bilancio approvato dalla maggioranza certifica in modo clamoroso il fallimento dell’esecutivo Marsilio: i 46 milioni di tagli a settori vitali della vita pubblica e i 157 milioni di tagli alla sanità raccontano di una Regione messa in ginocchio da un disavanzo sanitario fuori controllo, che anche nel 2025, come emerso in audizione, sarà scaricato ancora una volta sui cittadini con nuovi aumenti fiscali. Nel frattempo, la Regione continua a promettere che i tagli verranno reintegrati solo se ci saranno maggiori entrate fiscali, senza alcuna certezza, mentendo ancora una volta alla comunità: è successo prima delle elezioni, quando il debito della sanità per Marsilio e la destra non esisteva; ancora a dicembre 2024, quando il Presidente disse che non avrebbe mai e poi mai messo le mani nelle tasche degli abruzzesi, salvo aumentare le aliquote tre mesi dopo, perché quel debito negato e sottaciuto era andato oltre misura. Accade ancora quando, dopo aver tagliato ancora fondi ad altri settori di bilancio, si va dicendo che tutte le risorse saranno ripristinate senza avere contezza della misura, né dei tempi», durissimo il gruppo PD con il capogruppo Silvio Paolucci e i consiglieri Dino Pepe, Antonio Blasioli, Antonio Di Marco, Pierpaolo Pietrucci e Sandro Mariani.

«Chi svela le bugie, come facciamo da ormai sette anni, è visionario, menagramo, gufo, bugiardo, anche se con l’approvazione del nostro emendamento, condiviso da altri colleghi dell’opposizione, oggi il Consiglio regionale ha ripristinato le risorse per il Teatro Marrucino, cancellando un taglio del 70% che avrebbe messo in ginocchio uno dei presidi culturali più importanti non solo della città di Chieti, ma dell’intera regione e senza quelle risorse l’Istituzione non avrebbe neanche avuto le risorse ministeriali del FUS – continuano i consiglieri – . È una scelta che ridà respiro alla Deputazione teatrale e consente di salvare la stagione lirica e di prosa di uno dei teatri di tradizione più prestigiosi e antichi d’Italia, la cui storia e funzione culturale non potevano essere liquidate per l’incapacità del centrodestra regionale di gestire il bilancio. Ma non accade con tutti gli altri tagli che non sono stati ripristinati e non si sa quando lo saranno. E se oggi possiamo dirci soddisfatti per la restituzione di queste risorse, vogliamo sottolineare il risultato con tutti i gruppi del Patto dell’Abruzzo di aver portato il dramma di Gaza in Consiglio, chiedendo uno stanziamento di 500.000 euro per l’emergenza umanitaria, un atto di civiltà e responsabilità proposto a tutte le forze politiche e che il Consiglio ha sostenuto. Ma restano profonde le ferite inferte dal centrodestra a questa Regione alla Sanità e a tutti i Settori della Regione. E noi continueremo a fare tutto il possibile per difendere gli interessi delle comunità e costruire un’alternativa solida, giusta, credibile».

TAGLIERI E ALESSANDRINI (M5S): «GIUNTA CERTIFICA IL SUO FALLIMENTO»

«Nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale, il gruppo del Movimento 5 Stelle ha convintamente votato contro all’assestamento di bilancio presentato dalla maggioranza di centrodestra. Siamo di fronte a un documento che rappresenta un’ulteriore conferma del fallimento politico e amministrativo della Giunta Marsilio, come avevamo ampiamente previsto e da tempo denunciato in tutte le sedi e che va sconvolgendo il principio stesso di tutela dei servizi essenziali. Con questo provvedimento la maggioranza certifica ufficialmente i tagli trasversali a tutti i settori di competenza regionale: sanità, trasporti, ambiente, sociale, istruzione, nulla viene risparmiato dalla scure dell’inefficienza», dichiarano il Consigliere regionale e capogruppo del M5S Francesco Taglieri e la consigliera pentastellata Erika Alessandrini.

«Durante il dibattito in aula la destra ha evitato ogni confronto sul merito, limitandosi a attacchi personali e toni scomposti, evidenziando un comportamento arrogante da ‘bulli di aula’. Nessun percorso di priorità politiche, nessuna proposta concreta di recupero delle risorse. Una manovra senza scampo che colpisce ogni settore vitale dell’Abruzzo, senza alcuna assunzione di responsabilità e senza alcun piano per il ripristino o per il rilancio futuro. Si tratta di un colpo di mannaia inferto ai settori strategici dell’Abruzzo che ipoteca pesantemente il futuro della nostra Regione e aggrava ulteriormente il quadro già critico dei servizi pubblici. Con quale faccia, adesso, andranno a raccontare agli abruzzesi che va tutto bene?», aggiungono. «Le rassicurazioni del presidente Marsilio, che continua a raccontare un Abruzzo idilliaco dove tutto funziona, vengono oggi smentite dai numeri e quella messa in scena è l’ennesima narrazione propagandistica, priva di riscontri reali, che va avanti da sei lunghi anni e getta fumo agli occhi della gente. Oggi pomeriggio, con questo assestamento di bilancio, la Giunta ha messo una pietra tombale sul futuro della Regione, ormai schiacciata dai debiti e da un progressivo e inaccettabile depotenziamento dei servizi per i cittadini. Non solo, oltre ai tagli, l’attuale maggioranza continua a mettere le mani nelle tasche degli abruzzesi. L’aumento dell’IRAP e dell’IRPEF sono un macigno che colpisce famiglie e imprese, senza alcuna contropartita in termini di qualità dei servizi».

«Più tasse e meno servizi: è questa la formula Marsilio che sta trascinando l’Abruzzo in un baratro economico e sociale, altro che modello da seguire. Come Movimento 5 Stelle non abbasseremo la guardia e staremo al fianco dei cittadini e delle loro denunce e segnalazioni. Sfidiamo il presidente Marsilio a scendere nelle strade, nei mercati, nei luoghi di lavoro, per verificare se il consenso ottenuto con la propaganda e la menzogna resiste oggi di fronte alla realtà che lui stesso ha contribuito a peggiorare», concludono i consiglieri.