06 Agosto 2025 - 16:27:15
di Beatrice Tomassi
È il disavanzo sanitario, definito “fuori controllo”, sotto la lente di ingrandimento dell’opposizione in Consiglio Regionale.
Secondo le parole di Silvio Paolucci in occasione della conferenza stampa che si è svolta dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio, a preoccupare è in particolar modo il taglio dei servizi. In questa cornice entra il così denominato “caso farmaci”. Parliamo del polverone che si è sollevato dopo che un cittadino di Chieti ha denunciato la mancanza di farmaci chemioterapici e l’impossibilità di terminare i cicli di chemio previsti entro i tempi stabiliti.
Il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, non ci sta ed assicura come la continuità terapeutica sia garantita per i pazienti già in trattamento, e che per i nuovi la somministrazione è stata già programmata.
La stessa azienda avrebbe, inoltre, riaggiornato il contratto con la casa farmaceutica produttrice, in quanto il precedente accordo era diventato “incapiente”, vale a dire che la dotazione finanziaria inizialmente prevista era andata esaurita per l’alto numero di pazienti assistiti, soprattutto dal centro di riferimento per il tumore al seno.
Quanto al fatto che il CellCept, farmaco utilizzato nei pazienti trapiantati per prevenire il rigetto dell’organo, ad ora non è disponibile nella versione a marchio originale, ma solo come generico, l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, precisa come «la casa farmaceutica non abbia partecipato alla gara regionale per la fornitura del medicinale» e, ancora, come «l’efficacia riconosciuta sia da Ema che da Aifa sia la medesima», mentre per i pazienti intolleranti si sta già provvedendo all’acquisto diretto del CellCept a marchio originale.
Infine Verì risponde alle segnalazioni di pazienti a cui è stato chiesto di portare da casa i medicinali che utilizzano per la propria terapia: «Quei farmaci vengono erogati dal servizio sanitario regionale e pagati con fondi pubblici – afferma -. Non vedo dunque cosa ci sia di disdicevole o scandaloso in una simile richiesta, che va nella giusta direzione di evitare sprechi in un settore delicato come quello della salute dove ogni risorsa, anche la più piccola, è preziosa».