Farmaci negati. Di Marco: "Tre casi in pochi giorni. Mail a disposizione per segnalare"

08 Agosto 2025 - 10:41:30

“La testimonianza da me riportata in aula ha provocato la reazione
scomposta del presidente Marsilio, dal quale aspettiamo ancora le scuse
verso i malati oncologici, perché ha toccato nel vivo un problema che né
la Regione, né la Asl, nello specifico quella di Chieti, sono riusciti
ad affrontare e risolvere per tempo come paventato dai malati e non solo
da essi: la programmazione dell’acquisto dei farmaci in modo che nemmeno
un giorno si lasciasse scoperti quanti ne avessero avuto bisogno. Tanto
è vero che in questi giorni ho ricevuto altre segnalazioni
circostanziate da malate oncologica che sono state chiamate dalla Asl di
Chieti dicendo che la seduta di chemioterapia che avrebbero dovuto fare
a Lanciano, necessaria per limitare i danni di un tumore al momento non
operabile per una e per continuare il percorso post operatorio per
l’altra, non poteva essere eseguita per mancanza del farmaco”, riferisce
il consigliere regionale Antonio Di Marco dopo la bagarre suscitata in
aula dalla lettura di una mail di una malata oncologica rimasta senza
farmaci.

“Dunque tre casi in pochi giorni, anche se le pazienti riferiscono che
le sedute sono saltate anche per altri malati, tanti contatti e
richieste da parte di persone fragili che a causa dell’incapacità di
programmazione della Asl sono state lasciate a loro stesse, fino a data
da destinarsi, cioè fino a quando sarà possibile avere il farmaco e
continuare a fare la chemio, presumibilmente entro la settimana
prossima. Questo non è sciacallaggio, è uno dei segni di una situazione
grave che va affrontata, perché non lo si sta facendo – sottolinea Di
Marco – tant’è che questa incapacità è dimostrata anche dalla
giustificazione tentata sia dall’assessora Verì e sia dal manager
Palmieri oggi a mezzo stampa, quando dicono l’una che non sia anomalo
chiedere ai malati di portarsi i farmaci da casa (cosa che, visto
l’accaduto, sicuramente li mette al riparo da una possibile mancanza) e
l’altro di aver rinnovato i contratti solamente alla scadenza, senza
calcolare il tempo del riassortimento dei medicinali, cosa anomala per
una governance quando il fabbisogno è definito. Per questo ho deciso di
fare la mia parte, chiedendo subito una Commissione Vigilanza sul caso,
anzi, sui casi, preparando un’interrogazione e mettendo a disposizione
la mia mail della Regione per raccogliere istanze circostanziate da
sottoporre a chi di dovere (antonio.dimarco@crabruzzo.it). Ritengo
doveroso fare emergere la modalità intrapresa dalla Asl e, autorizzata
dalla Regione, attraverso un accesso agli atti sul caso specifico,
capace di spiegare l’accaduto attraverso tutti i documenti disponibili,
e un’interrogazione in cui chiederò se si tratta di una modalità
adottata dalla sola Asl 2, oppure se è ricorrente anche nelle altre Asl
la pratica di autorizzare contratti solo all’ultimo momento, con il
rischio, purtroppo acclarato, di lasciare chi ne ha bisogno senza
forniture. Sono lieto che il manager Palmieri abbia accettato di venire
a riferire in Commissione vigilanza l’accaduto, così potremmo sapere
anche il perché questo problema si è verificato, quante volte, che tipo
di fastidio arrechi ai pazienti, nonché che peso abbia sullo stato di
quella che Marsilio ha definito sanità modello, prima di lasciare l’aula
in preda all’ira funesta suscitata dalla testimonianza diretta portata
da me.

Resta il peso delle parole dette: sciacallo è chi in inveisce su una
situazione di scoperta debolezza con cinismo e cattiveria, non chi porta
una situazione di estrema debolezza e svantaggio all’attenzione di chi
dovrebbe tutelare i più fragili e risolvere le criticità, non
provocarle. Questo fatto, ed è una cosa di cui vado fiero e che
continuerò a fare andando a fondo a questo caso non per la ricerca di
evidenza mediatica, ma semplicemente perché non accada più e non venga
minimizzata la giusta premura di chi, suo malgrado, viene a trovarsi in
tali sgradevoli situazioni”.