Consiglieri Regionali Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna "Abruzzo Insieme" – L’Abruzzo affonda e il centrodestra brinda

09 Agosto 2025 - 18:42:53

La situazione politica e amministrativa in Abruzzo è ormai al limite del
collasso. Il centrodestra, guidato dalla giunta Marsilio, ha fallito su
tutti i fronti. La sanità è allo sfascio: liste d’attesa sempre più
lunghe, pronto soccorso al collasso, carenza di personale, ospedali
periferici lasciati in uno stato di abbandono. Nessun piano di rilancio,
solo tagli nascosti dietro una narrazione stanca e fuorviante.

I dipartimenti vitali per lo sviluppo della Regione – agricoltura,
trasporti, infrastrutture, sociale, cultura e ambiente – sono di fatto
paralizzati per mancanza di fondi e programmazione. I bandi sono
bloccati, gli stanziamenti in ritardo e le risorse europee non vengono
utilizzate con la dovuta efficacia. A pagarne il prezzo sono cittadini,
imprese e territori che chiedono risposte e trovano solo silenzi.

Sul fronte economico, l’immobilismo della giunta è ancora più grave. Le
imprese abruzzesi del settore agroalimentare, già duramente colpite dai
dazi internazionali e dalla contrazione dei mercati, sono lasciate senza
alcuna misura di sostegno. A queste si aggiungono le difficoltà del
comparto automotive, vero motore industriale della Val di Sangro, dove
la transizione energetica sta generando incertezza e contrazione degli
investimenti. Eppure, da parte della Regione, nessuna strategia, nessun
piano industriale, nessun confronto con gli attori del settore.

Anche il turismo, che potrebbe e dovrebbe essere uno dei pilastri dello
sviluppo regionale, resta in una pericolosa stagnazione. Nonostante il
suo contributo significativo al PIL abruzzese, manca una regia regionale
capace di promuovere il territorio in modo integrato e sostenibile. I
parchi naturali, patrimonio di biodiversità e attrazione turistica, sono
vittime di abbandono: emblematico il caso del Parco regionale
Sirente-Velino, commissariato da anni, con il Piano Parco ancora
bloccato in qualche ufficio regionale.

La crisi dei trasporti colpisce duramente, in particolare le aree
interne. In Marsica, a L’Aquila, nella Valle Peligna e in tanti altri
territori, i cittadini vivono ogni giorno l’isolamento dovuto alla
carenza di servizi pubblici. Linee ferroviarie strategiche come la
Sulmona-Carpinone restano inutilizzate per il trasporto ordinario. Anche
progetti infrastrutturali urbani, come la filovia di Pescara, sono
bloccati da anni in un labirinto di ricorsi e incapacità politica. Di
fronte a tutto questo, la Regione è assente.

Il nervosismo mostrato dal presidente Marsilio in Consiglio regionale
nelle ultime settimane non è un dettaglio trascurabile: è la
dimostrazione evidente delle tensioni interne e dell’incapacità della
maggioranza di reggere il confronto con la realtà. Chi governa dovrebbe
assumersi la responsabilità delle proprie scelte, ma qui si preferisce
lo scontro, l’attacco all’opposizione e la negazione dei problemi.

A gennaio, con l’arrivo del conguaglio IRPEF, gli abruzzesi si
troveranno a fare i conti anche sul piano fiscale. L’aumento delle
addizionali regionali e la mancanza di misure di compensazione
colpiranno duramente famiglie, pensionati e lavoratori. Altro che
rilancio: si prepara un inverno difficile, fatto di rincari e delusioni.

Il tentativo di spacciare per efficienza ciò che è solo confusione e
mancanza di guida politica è ormai grottesco. E mentre i problemi
crescono, la giunta continua a fingere che tutto vada bene, preferendo
nascondere la polvere sotto il tappeto. Ma la realtà è sotto gli occhi
di tutti.

Il re è nudo, ma nessuno della maggioranza ha il coraggio di dirlo.

Il tempo sarà giudice imparziale. E chi oggi mente sapendo di mentire,
dovrà assumersi tutta la responsabilità – politica e morale – davanti
agli abruzzesi.