10 Agosto 2025 - 09:48:13

di Redazione

La Struttura per la Prevenzione Antimafia del ministero dell’Interno, nello scorso mese di luglio,
ha adottato 7 provvedimenti interdittivi antimafia nei riguardi di altrettante imprese che hanno
fatto richiesta di iscrizione nell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori gestita dalla stessa Struttura
per partecipare ai lavori di ricostruzione post sima centro Italia 2016 e due di queste anche per
la realizzazione delle opere per le Olimpiadi e Paraolimpiadi Milano-Cortina 2026.

Lo rende noto il commissario alla ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli.

Le interdittive consentono di estromettere preventivamente le imprese interessate prima di
essere affidatarie di commesse pubbliche e, nel caso della ricostruzione, anche di commesse
private con contribuzione pubblica.

Si tratta di imprese individuali o società a responsabilità limitata semplificata, la cui attività
principale dichiarata è quella edile. Le imprese sono state interdette per l’emersione di
collegamenti con le maggiori organizzazioni criminali nazionali: cinque con la camorra, due
con la ‘ndrangheta ed una con un sodalizio di matrice mafiosa riconducibile a personaggi
criminali di etnia rom. In particolare sono state evidenziate connivenze, alleanze e accordi di
mutua convenienza attraverso i quali le organizzazioni criminali perfezionano sempre di più da
un lato la pressione sul tessuto socio-economico e dall’altro la capacità di infiltrare la rete
produttiva del territorio alterandone gravemente i meccanismi della libera concorrenza a
scapito delle aziende “sane”.

Con i provvedimenti salgono a 30 le interdittive adottate nei primi sette mesi del 2025
dal direttore della Struttura, prefetto Paolo Canaparo, con un incremento del 15% rispetto
all’intero anno 2024 (erano state 26) e del 40% rispetto all’intero anno 2023 (erano state 18).

Tale incremento dei provvedimenti interdittivi costituisce l’esito di una intensificazione della
attività di analisi info-investigativa da parte della Struttura, su indicazione del ministro
Piantedosi, e del contestuale sviluppo di ulteriori forme di collaborazione con la Direzione
Investigativa Antimafia, con il Gruppo Investigativo Centrale, istituito presso la Direzione
centrale della polizia criminale, e con i Gruppi Interforze Antimafia delle Prefetture competenti.

Il direttore della Struttura ha altresì adottato misure di prevenzione collaborativa ex art. 94-bis
del Codice delle leggi antimafia, applicata a una società con sede nella provincia di Milano che
ha fatto richiesta di iscrizione per partecipare ai lavori di ricostruzione post sisma centro Italia
e per la quale sono stati accertati tentativi di infiltrazione riconducibili a situazioni di
agevolazione occasionale. Tale provvedimento – di una durata di 12 mesi – prevede l’adozione
di adeguate misure ai sensi del d.lgs. n. 231/2001, atte a rimuovere e prevenire le cause di
agevolazione occasionale, nonché l’obbligo di comunicazione di taluni atti al Gruppo interforze
antimafia di Milano. Alla scadenza delle misure di prevenzione, il direttore della Struttura del
Viminale, sentito il predetto GIA, rilascerà un’informazione antimafia liberatoria, disponendo la conseguente iscrizione in Anagrafe, nel caso in cui accerti il venir meno dell’agevolazione
occasionale e verifichi l’assenza di altri tentativi di infiltrazione mafiosa.

«Il contrasto alle infiltrazioni malavitose è sempre stata una priorità della struttura
commissariale
– aggiunge Castelli – Abbiamo lavorato a lungo in questi mesi con l’unità di missione antimafia diretta dal Prefetto Canaparo presso il Ministero degli Interni per rafforzare le difese del
sistema. I risultati che il Ministro Piantedosi ha ricordato ieri attraverso i suoi canali social
confermano la bontà di questo lavoro. Come ricordava il Prefetto Canaparo, nel solo mese di
luglio 2025, sono stati adottati un totale di 5 provvedimenti interdittivi antimafia riferiti ad
imprese che hanno richiesto l’iscrizione all’Anagrafe Antimafia degli Esecutori, in quanto
interessati a partecipare alla ricostruzione post sisma 2016 nel Centro Italia; queste si
aggiungono alle 23 adottate nei primi sei mesi di quest’anno, per un totale, ad oggi, di 28
provvedimenti. Nel 2024 ne erano stati adottati 26 e altri 18 nel 2023. Difendiamo i nostri
meravigliosi territori anche garantendo tutti i giorni la legalità».