16 Agosto 2025 - 16:46:35
di Martina Colabianchi
Dopo la diffida inviata dall’Associazione Nazionale Comandanti e Ufficiali della Polizia Municipale al presidente di Regione Marco Marsilio e al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, non tarda ad arrivare anche quella della direzione sindacale Direts Direl, che rappresenta i dirigenti del settore.
Motivo scatenante, il recente emendamento con cui la Regione Abruzzo ha modificato la legge regionale sulla Polizia locale, di fatto consentendo la possibilità di affidare l’incarico di Comandante della Polizia locale ad un dirigente esterno al corpo.
La modifica, già definita dall’Ancupm una norma “ad hoc” per andare in soccorso al Comune dell’Aquila, è percepita anche dalla Direts come poco trasparente, nonché in contrasto con recenti sentenze del Consiglio di Stato, che ha stabilito chiaramente che guidare un corpo di Polizia locale richiede competenze specialistiche, non sostituibili con generiche capacità dirigenziali.
Dal 2017, lo ricordiamo, si sono succeduti al vertice della Polizia locale dell’Aquila dirigenti amministrativi le cui nomine sono state censurate da ben sei pronunciamenti della giustizia amministrativa, quattro del Tar Abruzzo e due del Consiglio di Stato. Proprio il primo cittadino dell’Aquila, in merito alla legge regionale che disciplina la materia, aveva espresso una forte contrarietà definendola «inadeguata, oltre che mortificante dell’autonomia degli enti locali», che andrebbe contro «il principio della trasparenza e dell’anticorruzione che prevede che i dirigenti debbano ruotare. Come si fa a ruotare uno che fa il Comandante della Polizia Locale?».
«E’ falso giustificare questo “cambio in corsa” chiamando in causa il principio della rotazione dei Dirigenti o peggio ancora per esaltare l’autonomia statutaria e regolamentare dell’Ente territoriale – scrive la Direts Direl -; la verità è che è stato violato un principio cardine dell’ordinamento delle Polizie Locali disattendendo lo spirito della Legge 65/1986».
Da qui, la diffida alla Regione Abruzzo a tornare indietro sulla modifica e l’invito al Comune e al Prefetto dell’Aquila a nominare un comandante competente, nel pieno rispetto delle leggi e delle sentenze già pronunciate.