21 Agosto 2025 - 19:39:46

di Martina Colabianchi

Il terminal bus Lorenzo Natali dell’Aquila teatro, ancora una volta, di un’aggressione in pieno giorno.

Questa volta, ad essere coinvolti sarebbero tre ragazzi egiziani e uno di origini albanesi. A scatenare la violenza, molto probabilmente, questioni legate allo spaccio di stupefacenti.

Tutte e quattro le persone coinvolte erano già note alle forze dell’ordine, delle quali sono intervenute, in ordine, Polizia municipale e Polizia di Stato. Sul posto si è subito recato anche il personale del 118 dell’Aquila, le cui cure sono state però rifiutate dal ragazzo albanese.

Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza in quella che, per molti, rappresenta la prima porta di accesso alla città dell’Aquila. Proprio nelle scorse settimane è stata annunciato dal Comune il rafforzamento delle attività di controllo e monitoraggio con l’obiettivo di incrementare la vivibilità del terminal, spesso negli ultimi anni percepito come luogo non sicuro dalla cittadinanza.

Ma tutto questo sembra non bastare. Dopo l’ultimo episodio verificatosi lo scorso 14 agosto, quando un giovane è stato rapinato e brutalmente aggredito da una cosiddetta baby gang sempre all’interno del terminal bus, il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani (Cnduu) aveva sottolineato la necessità di agire alla radice del problema, puntando sul rafforzamento di un’educazione alla legalità e prevedendo la presenza di uno psicologo nelle scuole.

È, forse, arrivato davvero il momento di investire sulla prevenzione e non solo sulla repressione.