22 Agosto 2025 - 15:57:18

di Martina Colabianchi

È ufficiale il trasferimento, atteso da tempo, dei corsi di Economia dell’Università dell’Aquila in centro storico, fino ad oggi ospitati nella sede di via Acquasanta.

Le lezioni si terranno nei locali di due plessi dislocati ai lati opposti di piazza San Basilio, a poche decine di metri di distanza:

•          Il Centro Congressi “Luigi Zordan” situato nell’Ex Monastero di San Basilio: un edificio storico, recentemente ammodernato e dotato di tutte le infrastrutture necessarie alla didattica.

•          L’Edificio “Ernesto Pontieri” sede che sarà condivisa con il Dipartimento di Scienze Umane dove sono disponibili aule attrezzate, spazi studio, una biblioteca, le segreterie e numerose aree di socializzazione, che saranno condivise con gli studenti dei corsi umanistici.

«L’attuale collocazione offre spazi di grande pregio architettonico, ben attrezzati e inseriti nel cuore della città. Una sede che saprà offrire agli studenti un ambiente funzionale allo studio, alla vita universitaria, alla partecipazione e alla vita culturale cittadina», scrive l’UnivAQ in una nota.

«La nuova sistemazione permette quindi una piena integrazione con la città grazie alla vicinanza al centro storico e al parco del Castello.L’obiettivo comune resta quello di offrire alle studentesse e agli studenti un percorso formativo di qualità, in una città che fa dell’alta formazione uno dei pilastri del proprio sviluppo. I corsi di Economia dell’Università degli Studi dell’Aquila godono di una solida reputazione a livello regionale e nazionale, e i laureati risultano preparati e competitivi sul mercato del lavoro».

«L’attenzione sull’organizzazione e sulla qualità dell’offerta formativa è altissima, con l’intento di accompagnare la crescita delle studentesse e degli studenti con serietà, passione e spirito di servizio. Il consolidamento della nuova sede è in corso, le basi sono solide e l’impegno è massimo. Si tratta di un percorso che richiede dialogo e collaborazione, ma che apre prospettive molto positive sia per gli studenti e le studentesse che per l’intera comunità universitari», conclude la nota.