23 Agosto 2025 - 16:21:50
di Angelo Liberatore
Il 18 agosto il Consiglio comunale di Amatrice ha approvato all’unanimità l’aggiornamento al Programma Straordinario di Ricostruzione.
Un documento che riguarda il centro storico del paese e che potrà contribuire a far partire lavori importanti nei quadranti nord e sud di Amatrice.
In ordine di tempo è questa la novità più recente e rilevante che riguarda il paese divenuto, suo malgrado, simbolo della distruzione portata dalla scossa delle 3.36 del 24 agosto 2016.
In particolare, l’aggiornamento al Programma Straordinario per la Ricostruzione di Amatrice prevede – come spiegano dalla Struttura commissariale per il post sisma 2016 – la ricostruzione integrale della “forma urbis” e quindi la salvaguardia dell’identità storica del paese; legata ed adeguata, però, ai criteri più moderni di qualità urbana, efficienza e sostenibilità.
Un tassello di questo mosaico era stato messo a posto già in aprile, con un finanziamento da 17 milioni di euro dedicato a sottoservizi, viabilità, parcheggi e spazi pubblici. Per ciò che concerne gli interventi più importanti e significativi, ad Amatrice stanno anzitutto procedendo i lavori sul complesso Don Minozzi.
Si tratta della più grande opera di ricostruzione privata dell’intero Cratere del Centro Italia, con un valore economico da oltre 50 milioni di euro. In corso pure il cantiere per la ricostruzione dell’Ospedale di Amatrice; di recente, poi, è partita l’area lavori del Museo civico dedicato al pittore Cola dell’Amatrice e sono state gettate le fondamenta per il nuovo Municipio.
Sul fronte degli edifici di culto, vanno avanti i cantieri sulle Chiese dell’Immacolata e di Santa Maria del Suffragio. Individuata pure la ditta che (con il sostegno anche di risorse private provenienti dall’art bonus) si occuperà della Cattedrale di San Francesco. Infine, tornando alla ricostruzione privata di Amatrice e guardando al prossimo futuro, a breve dovrebbero partire ulteriori 4 cantieri che si affiancheranno ai 12 già attivi.
Castelli: «Recuperato molti ritardi. Lavoriamo insieme a Regioni, Comuni e Governo»
«Nove anni dopo, il primo pensiero va alle vittime e ai loro familiari e a tutti coloro che hanno perso i loro cari e i loro beni. Il dovere delle Istituzioni è di assicurare ogni forma di aiuto, chiedendo scusa per i ritardi accumulati in troppe false partenze», commenta Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione e alla riparazione – Un dovere che prescinde dal lavoro fatto e dai lavori in corso, e dai segnali di ripresa e di ripartenza che in questi ultimi due anni sono stati registrati e documentati».
Castelli fa poi il punto delle opere in corso, dopo nove anni dal sisma: «Finalmente molte gru stanno lavorando anche ad Amatrice, per restituirla, trasformata, ai suoi abitanti. A guidare questa, trasformazione è il Programma Straordinario di Ricostruzione aggiornato, per quel che concerne il centro storico, con voto unanime del consiglio comunale lo scorso 18 agosto. Uno strumento che ora finalmente potrà consentire la ricostruzione anche nel quadrante Nord e Sud del paese. Il progetto coinvolge la ricostruzione integrale della “forma urbis”, salvaguardando l’identità storica del borgo, e adeguandola ai criteri contemporanei di sostenibilità, efficienza e qualità urbana. Dopo aver terminato lo sgombro delle macerie, sono state gettate le fondamenta del nuovo Municipio; con l’avanzamento dei cantieri della Chiesa dell’Immacolata e della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, il centro storico inizia a recuperare il proprio patrimonio storico-artistico, anche con l’avvio dei lavori di ricostruzione del Museo civico “Cola Filotesio” (il grande pittore allievo di Raffaello, noto ai più come Cola di Amatrice), e l’individuazione della ditta che si occuperà della Cattedrale dedicata a San Francesco (con l’aiuto di risorse private grazie all’art bonus). Avviato il cantiere della nuova caserma dei carabinieri, si procede anche con i lavori dell’Ospedale, così come del centro di formazione professionale CFP, e del cimitero. Oltre ai 12 cantieri della ricostruzione privata, di cui 6 importanti aggregati, quattro nuovi sono in fase di avvio nel centro storico. Siamo consapevoli che è necessario fare ancora di più. Un ruolo strategico, a questo proposito, è rivestito dal cosiddetto “super cantiere” del centro storico che deve quotidianamente affrontare e superare le molteplici criticità ereditate dal passato. Criticità che vanno governate con la stessa determinazione con la quale abbiamo superato le “traversie” del complesso Don Minozzi; la più grande opera di ricostruzione privata del cratere (più di 50 milioni di euro) che sembrava condannata all’insuccesso e che si è trasformata in un cantiere animato da tanti operai e molti mezzi tecnologici».
Il Commissario aggiunge: «Su Amatrice, siamo tutti “alla stanga”, senza se e senza ma. Scioglieremo i nodi del passato e avvieremo le opere del futuro finanziando tutto il necessario una volta che la maturazione del provvedimento lo permetterà. Esattamente come accaduto lo scorso aprile allorché abbiamo destinato 17 milioni di euro a sottoservizi, parcheggi, viabilità e spazi pubblici».