23 Agosto 2025 - 17:05:34
di Redazione
«Il buon andamento della ricostruzione privata si riflette nei dati della Cassa Depositi e Prestiti, che gestisce il plafond Sisma Centro Italia erogato sulla base dello stato di avanzamento dei lavori. A giugno 2025 i contributi concessi in seguito all’approvazione delle pratiche hanno raggiunto gli 11 miliardi di euro, con liquidazioni che superano i 6,1 miliardi, segnando un +37,41% rispetto al valore erogato nel 2024: il 60% di queste liquidazioni è avvenuto proprio negli ultimi due anni, dal 2023 a oggi. Negli ultimi due anni oltre 4000 (dei 14mila totali) nuclei familiari sono rientrati nelle loro abitazioni».
Lo sottolinea in una nota il commissario straordinario del governo per la ricostruzione post sisma del 2016, Guido Castelli, a nove anni dal terremoto che ha distrutto Amatrice e provocato danni nell’Italia centrale.
«E poi c’è il capitolo della ricostruzione pubblica, con i suoi oltre 3500 interventi per un valore superiore ai 4,5 miliardi di euro rimasti per i primi anni post sisma nel limbo delle indecisioni, e finalmente sbloccata in quest’ultimo anno: oltre il 33,8% degli interventi ha un progetto approvato o ha già avviato le procedure per affidamento dei lavori, 18,2% i cantieri in corso e 16,2% quelli conclusi. Nei primi quattro mesi del 2025 sono stati aperti 439 cantieri: entro la fine dell’anno saranno 1200 – aggiunge – Nel bilancio della ricostruzione non possiamo trascurare i segnali della riparazione sociale ed economica in corso: 700 milioni delle risorse del programma NextAppennino (in totale quasi due miliardi di euro) si rivolgono al tessuto socio-economico del cratere, con particolare attenzione ai progetti di ricerca con le Università e ai Partenariati Speciali Pubblici Privati. Nuove filiere produttive sono state individuate e valorizzate, come quella del legno, per mettere a frutto la grande risorsa del bosco, da troppo tempo lasciata abbandonata e improduttiva”. Opportuno anche rammentare i 168 milioni messi a disposizione per l’innovazione digitale e i circa 3 miliardi per le infrastrutture della viabilità ordinaria (progetto Rivita) sull’asse della Salaria: pochi giorni fa è stato inaugurato anche il cantiere della Picente»