25 Agosto 2025 - 18:21:39

di Martina Colabianchi

Il nuovo parcheggio nell’area dell’ex Caserma Rossi, tema caldo di quest’estate, torna nuovamente a stimolare il dibattito politico.

Dopo il taglio degli alberi del parco Polsinelli per fare spazio alla rotatoria d’accesso al parcheggio, che aveva spinto opposizioni politiche e associazioni ambientaliste sul piede di guerra, a far discutere adesso sono le criticità nella viabilità della zona interessata dai lavori, anche una volta che questi saranno ultimati.

A denunciare una zona «completamente ingolfata dal traffico» è il Partito Democratico dell’Aquila, che invita l’amministrazione comunale a fermare i lavori per prendersi un momento di riflessione che coinvolga il Consiglio comunale tutto.

«Che cosa accadrà quando riapriranno le scuole, quando le cittadine e i cittadini torneranno tutti a lavoro? – scrivono i Dem -. Realizzare una nuova rotonda a servizio del parcheggio, a poche centinaia di metri da quella esistente, è una scelta insensata. Con le auto, i pullman, le moto in entrata e uscita dalla ex Caserma Rossi, in un’area della città già nevralgica e trafficata, ci sarà la paralisi che si aggraverà con le persone a piedi che dal parcheggio si recheranno in centro».

«Se si aggiunge che, col progetto approvato dalla Giunta, si è deciso di eliminare la piccola complanare che dava respiro al traffico davanti l’ingresso della Caserma, si comprende bene come la situazione rischi di farsi insostenibile. Per non parlare di ciò che potrebbe accadere in occasione delle partite di calcio allo stadio Gran Sasso, di ricorrenze e funerali al Cimitero monumentale».

«Ci chiediamo se la Questura, direttamente interessata anche per motivi di sicurezza, si stia interessando alla vicenda. Non si può pensare di paralizzare una città per dare una risposta improvvisata ad un problema che esiste, quello dei parcheggi a servizio del centro storico, ma che la destra al governo della città – tra un annuncio e l’altro – non è stata in grado di affrontare con la dovuta pianificazione e programmazione».

«Le soluzioni c’erano: l’amministrazione di centrosinistra le aveva lasciate in eredità», questa l’ultima sferzata.