26 Agosto 2025 - 12:08:16
di Tommaso Cotellessa
Un importante aggiornamento sul fronte della ricostruzione pubblica del capoluogo abruzzese è stato annunciato questa mattina nella sala conferenze della Fondazione Carispaq.
Sono state sottoscritte due convenzioni esecutive che consentiranno di avviare altrettanti interventi di grande rilievo, realizzati direttamente dalla Fondazione Carispaq – in qualità di soggetto attuatore – in stretta collaborazione con il Comune dell’Aquila e sotto l’alta vigilanza della Soprintendenza ABAP per le province dell’Aquila e Teramo.

Il primo intervento, atteso da anni e più volte al centro del dibattito pubblico, riguarda il restauro e consolidamento della Torre Civica di Palazzo Margherita, ultimo tassello mancante per il pieno recupero della sede storica del Comune.
L’opera, del valore di circa 2,9 milioni di euro, sarà finanziata grazie ai fondi raccolti dal Comitato degli Italiani in Australia, costituito dopo il sisma del 6 aprile 2009 su iniziativa dell’Italian Media Corporation (editrice de Il Globo, La Fiamma e Rete Italia), con il sostegno del Governo australiano. Un gesto di solidarietà che rafforza ulteriormente il legame tra la comunità aquilana e gli italiani all’estero.
Collocata in un’area del centro storico già ampiamente restaurata e riqualificata, la Torre – con i suoi 41 metri di altezza – è uno degli elementi architettonici più antichi e identitari della città. La sua costruzione risale al XIII secolo, in concomitanza con l’edificazione dell’antico centro civico, oggi noto come Palazzo Margherita d’Austria, che ospitava la residenza del Capitano di Giustizia, la sede del Comune e il Palazzo della Camera. Realizzata in pietra locale, la Torre ha pianta rettangolare e mura di grande spessore. Nella parte inferiore è presente la cappella dedicata alla Madonna degli Angeli, dove era custodita la Bolla del Perdono di Papa Celestino V. Sulla facciata principale, affacciata su Piazza Palazzo, si trova inoltre il più antico esemplare conosciuto dello stemma cittadino (XIII secolo), con l’aquila sveva ad ali spiegate.
La Fondazione Carispaq avvierà nei prossimi giorni le procedure di selezione delle imprese. L’apertura del cantiere è prevista per l’inizio dell’autunno e i lavori avranno una durata stimata di 16 mesi.
L’intervento prevede: consolidamento strutturale con tecniche innovative; sistemi avanzati di monitoraggio sismico; messa in sicurezza delle murature con sarciture, iniezioni di malta e tiranti metallici; restauro di superfici murarie, fregi, affreschi, stemmi e intonaci interni.
Un sistema di fibre ottiche e sensori consentirà di monitorare in tempo reale le sollecitazioni derivanti da eventi sismici o da condizioni ambientali estreme. Sono previsti inoltre interventi sull’illuminazione monumentale, in vista di L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026

Il secondo progetto riguarda il restauro delle Fontane Monumentali, interamente finanziato e realizzato dalla Fondazione Carispaq.
Gli interventi, il cui inizio è previsto entro la fine del 2025 su progetto dell’architetto Federico Santoro, interesseranno: le due fontane di Piazza Duomo, la fontana di Piazza San Marciano, la fontana di San Pietro a Coppito, la fontana di Piazza dei Gesuiti.
Il restauro punterà a restituire a queste opere il loro valore originario, sia sul piano conservativo sia su quello estetico. Ogni cantiere sarà dotato di laboratori temporanei visitabili, così da trasformare alcune fasi dei lavori in momenti di educazione e partecipazione civica.
L’intervento si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione delle piazze cittadine, promosso dal Comune in sinergia con la Soprintendenza: spazi urbani che custodiscono la memoria storica della comunità e che oggi rappresentano un elemento strategico per la rivitalizzazione del centro storico, anche in ottica turistica.
Entrambi gli interventi guardano all’appuntamento di L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, con l’obiettivo di presentare la città nella sua veste migliore.
Il sindaco Pierluigi Biondi ha sottolineato:
«È un momento importante per la città dell’Aquila. La Torre Civica è il pezzo mancante dopo il recupero di Palazzo Margherita, la riqualificazione di Piazza Palazzo e il ritorno del Fuoco del Perdono. È un simbolo cittadino, il luogo dove per secoli è stata conservata la Bolla del Perdono di Celestino. Ringrazio la Fondazione e i donatori, gli amici australiani, che con generosità hanno voluto sostenere la ricostruzione di un monumento così delicato e prezioso».
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri:
«La Fondazione Carispaq continua a essere in prima linea per la rinascita del patrimonio culturale colpito dal sisma del 2009. In questi anni abbiamo contribuito al recupero di numerosi luoghi simbolo della città e questo impegno si rafforza in vista di L’Aquila Capitale della Cultura 2026. La donazione raccolta attraverso il Comitato degli Italiani in Australia e il Governo australiano rappresenta un gesto di profondo affetto che lascia un segno duraturo nella memoria collettiva della città».
La soprintendente Cristina Collettini ha infine aggiunto:
«Ringrazio la Fondazione Carispaq, che continua a dimostrare grande attenzione verso il patrimonio storico-artistico aquilano, simbolo di identità e resilienza. Gli interventi presentati oggi completano un disegno più ampio di restituzione alla collettività di luoghi in cui antico e contemporaneo potranno dialogare in un felice e raro equilibrio. La Soprintendenza continuerà a offrire il proprio contributo scientifico anche nelle fasi esecutive ormai imminenti».
A margine della conferenza stampa, Antonio David Fiore, storico dell’arte della Soprintendenza, ha annunciato che la Soprintendenza avvierà anche il restauro del monumento ai caduti alla villa comunale e della statua di Sallustio in piazza Palazzo.