29 Agosto 2025 - 17:26:18
di Martina Colabianchi
La Regione Abruzzo interviene sulla richiesta di secretazione di numerosi documenti avanzata dalla Get Energy, proponente del progetto per la realizzazione di un nuovo inceneritore a Sulmona che dovrebbe trattare oltre 47.000 tonnellate/anno di rifiuti, bacchettando l’azienda.
Lo comunica il Forum H2O che, insieme al ForumAmbientalista, la campagna Per il Clima Fuori dal Fossile e il blog Casa di Vetro, ha organizzato un incontro sul tema che ha riscosso un notevole successo di presenze.
Nel corso del pomeriggio sono stati affrontati diversi punti critici relativi al progetto dell’inceneritore di materiali plastici, a partire dal luogo in cui dovrebbe essere ubicato. L’impianto, infatti, verrebbe costruito in una valle chiusa, con già presenti altri impianti produttivi con rilevanti emissioni. A questo, si aggiungono forti preoccupazioni per l’impatto su salute pubblica e ambiente locale. Stando ai documenti ufficiali, saranno presenti sei camini con emissioni annuali di altri contaminanti, ossidi di azoto, ossidi di zolfo e polveri.
Ma sarebbero emerse anche profonde contraddizioni. Una per tutte: in un documento si legge che la portata del flusso dal camino E3, quello dei generatori che bruciano syngas e synoil prodotti dai rifiuti, sarà tra 1.500 a 6.000 mc/h e in un altro di 12.000 mc/h, cosa che – spiega il Forum – ovviamente fa aumentare di gran lunga la quantità di contaminanti emessi.
A questo si è aggiunta la pretesa, da parte dell’azienda, di secretare i documenti sull’analisi degli impatti.
Ma la Regione non ci sta. I funzionari avrebbero infatti evidenziato che l’oscuramento ha compromesso l’accesso pubblico alla documentazione, rendendola lacunosa e difficile da consultare. Tra le informazioni secretate, ve ne sarebbero alcune di notevole importanza, tra cui la descrizione del processo produttivo, un quadro riassuntivo delle emissioni e le planimetrie dell’impianto, comprese quelle relative a emissioni e gestione dei rifiuti.
La Regione ha quindi imposto che siano date delle motivazioni puntuali a giustificazione della secretazione dei documenti, sottolineando che gli oscuramenti non possono mai essere totali, ma solo limitati alle parti più sensibili.
Comunque sia, alla fine spetterà alla Regione stabilire se le motivazioni addotte dall’azienda saranno valide o meno.