01 Settembre 2025 - 16:52:13

di Martina Colabianchi

Settembre, si sa, è il mese della ripartenza e dei “nuovi inizi”. Ma per il Consiglio comunale dell’Aquila, tutto sembra ricominciare da dove si era rimasti.

Accusati dai gruppi di opposizione di essere ostaggio «delle loro liti interne», alcuni consiglieri di maggioranza non si sono presentati all’importante seduta in cui, tra le altre cose, era prevista l’elezione del presidente dei revisori dei conti del Comune.

Dopo poco meno di mezz’ora, infatti, la seduta è stata sciolta per mancanza di numero legale (solo 15 i presenti). Assenti all’appello, alcuni consiglieri di Forza Italia, Lega e gruppi civici. «Il risultato è un danno doppio per la città. Da una parte, un gettone di presenza pagato senza che sia stato svolto alcun lavoro concreto: soldi pubblici sprecati. Dall’altra, un Comune che resta fermo, perché senza il presidente dei revisori non si possono approvare atti di rilevanza economica. Insomma, tutto resta bloccato – scrivono i consiglieri di opposizione -. E mentre la città avrebbe bisogno di scelte, di coraggio e di responsabilità, la destra continua a litigare per spartirsi poltrone e incarichi. Una maggioranza ripiegata su se stessa, incapace di governare e, soprattutto, indifferente ai problemi reali dei cittadini».

Ma la maggioranza non ci sta e tuona contro le minoranze, accusate loro stesse di aver, a fine seduta, fatto saltare l’importante votazione. «Non si tratta di un mero tecnicismo, – scrivono i consiglieri Leonardo Scimia (Fdi), Alessandro Maccarone (L’Aquila Protagonista), Daniele Ferella (Lega), Fabio Frullo (Udc) e Daniele D’Angelo (Fi)ma di un attacco frontale ai pilastri della democrazia amministrativa. I Revisori dei Conti sono l’unico organo di controllo indipendente la cui funzione è garantire a tutti i cittadini che ogni risorsa pubblica sia spesa con legalità correttezza e per il bene della collettività. Sono i garanti della trasparenza, i tutori degli interessi della comunità, non di una parte politica. Silenziare il loro rinnovo significa minare la fiducia dei cittadini e indebolire la tutela degli interessi della collettività».

«A seguito di ciò – continuano – la stessa irresponsabilità si è manifestata anche con la mancata votazione sulla delibera riguardante l’acquisizione dell’immobile ‘ex-Inam’, già inserito in un percorso di rigenerazione urbana che prevede la creazione di un parcheggio strategico per il centro storico, atteso e condiviso dalla cittadinanza. L’opposizione, con un gesto ingiustificabile, ha scelto di bloccare un progetto fondamentale per lo sviluppo economico e la vivibilità della città, anteponendo calcoli di piccolo cabotaggio alle reali necessità della comunità aquilana».

«Il centrodestra al governo della città continuerà invece a lavorare con serietà e responsabilità per garantire servizi efficienti e conti in ordine, l’opposizione, con questo gesto, ha dimostrato di non avere a cuore il reale funzionamento della macchina comunale, ma solo di perseguire un tornaconto politico di breve respiro, anche a scapito della trasparenza e del interesse generale. Gli atti verranno riportati in Consiglio Comunale e porteremo avanti con determinazione i provvedimenti necessari per garantire trasparenza, continuità amministrativa e sviluppo socio-economico. L’Aquila merita risposte serie, non giochi di potere a danno dei cittadini», concludono.

Insomma, è finita l’estate e torna il gioco della politica… da dove lo avevamo lasciato.