01 Settembre 2025 - 17:07:39
di Martina Colabianchi
Il Csa Ral, Coordinamento provinciale L’Aquila, ha proclamato lo stato di agitazione per i dipendenti della Polizia locale del capoluogo e ha chiesto al Prefetto la convocazione di un incontro urgente.
Alla base della mobilitazione, «carenze contrattuali, inadempienze organizzative e gestionali» e la mancanza di risposte alle richieste avanzate nel tempo. Tre i punti principali della vertenza. In primo luogo, la richiesta «della nomina immediata di un dirigente-comandante», come previsto dalla legge quadro 65/1986 e ribadito dal Consiglio di Stato.
La Polizia locale dell’Aquila, infatti, non ha un comandante legittimo dal 2017 e la questione è diventata motivo di scontro, negli anni, tra la giustizia amministrativa e il Comune dell’Aquila e, nella storia più recente, tra diverse sigle sindacali e la Regione Abruzzo. All’origine dei malumori vi è un emendamento, approvato dalla Giunta, che modifica la legge regionale sulla Polizia Locale prevedendo la possibilità di affidare l’incarico di comandante ad un dirigente esterno al corpo.
Ma non c’è solo questo alla base dello stato di agitazione proclamato da Csa Ral. Il secondo nodo riguarda l’organizzazione interna: il sindacato chiede l’adeguamento del regolamento comunale alla normativa nazionale e regionale, la definizione della macrostruttura, la nomina di un vice comandante e il riconoscimento dei gradi ai sottufficiali.
Sul piano economico, il sindacato sollecita infine l’adeguamento delle indennità di funzione e di servizio esterno, oltre all’erogazione dei buoni pasto. Secondo il Csa, le criticità segnalate incidono negativamente sul benessere dei lavoratori e sul normale svolgimento delle attività.