04 Settembre 2025 - 10:44:09
di Redazione
Alleanza Verdi e Sinistra Sulmona manifesta forte preoccupazione e contrarietà per le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli addetti del Cup di Sulmona, attualmente ospitato nella Palazzina De Chellis.
«Si tratta di spazi angusti, inadeguati e privi della dignità che dovrebbe caratterizzare un servizio pubblico essenziale: condizioni che evocano un’Italia dei film in bianco e nero, piuttosto che una moderna Azienda Sanitaria Locale – scrive Si in una nota – Il CUP non è soltanto uno sportello, rappresenta il primo contatto dell’utenza con la ASL, il volto immediato con cui i cittadini si relazionano alle istituzioni sanitarie; accogliere l’utenza in locali che ricordano dei garage non è soltanto un disagio materiale ma un segnale di scarsa attenzione verso la qualità del servizio e verso la dignità dei lavoratori».
«Siamo convinti che il nuovo direttore generale, che ha già dimostrato capacità dirigenziali ed ha sicuramente una piena consapevolezza dell’importanza dell’immagine e dell’efficienza di un’azienda sanitaria, saprà affrontare con la giusta attenzione e sollecitudine questa problematica. In passato, anche recente, era stato promesso lo spostamento del CUP all’interno dell’Ospedale di Sulmona ma quell’impegno sembra oggi affievolitosi; È invece doveroso che tale promessa venga mantenuta, perché non si tratta di un dettaglio logistico bensì di una questione che riguarda il buon funzionamento della sanità pubblica e il rispetto di chi vi lavora»,
«Quello che chiediamo – aggiunge Avs – è veramente il cosiddetto minimo sindacale: una sala d’attesa decorosa e adeguata al numero di utenza che quotidianamente accede al servizio di prenotazione (non poche volte i cittadini sono stati costretti ad attendere fuori gli uffici, in piedi ed in situazioni meteo avverse); la presenza di servizi igienici per il pubblico, attrezzati per tutte le necessità del caso (attualmente il CUP della Palazzina De Chellis è privo di un servizio igienico dedicato all’utenza, francamente una condizione inaccettabile in un Paese come l’Italia nel 2025!); il rispetto del D.M. 236/89 circa l’abbattimento delle barriere architettoniche nonché la necessità di prevedere almeno un’ uscita d’emergenza dai locali; aumento degli sportelli, anche per smaltire più velocemente le file che purtroppo spesso vengono a crearsi, complici i non proprio sempre impeccabili servizi telematici, e questo malgrado l’ottimo lavoro degli operatori».
«Dal punto di vista politico e sociale non possiamo sottovalutare la centralità dei luoghi di lavoro: la qualità degli spazi in cui si opera non è un aspetto marginale, essa incide direttamente sul benessere dei lavoratori, sull’efficienza dei servizi e sulla percezione che i cittadini hanno delle istituzioni. Difendere la dignità dei lavoratori significa anche garantire loro ambienti adeguati, sicuri e rispettosi, perché solo così è possibile costruire un rapporto di fiducia tra cittadino e servizio pubblico. I CUP sono i presidi di prossimità per eccellenza, lo snodo in cui si intrecciano domande, bisogni e risposte concrete. Se tali presidi si presentano in condizioni indecorose, a rimetterci è l’intero rapporto tra cittadini e sistema sanitario: è questo il motivo per cui riteniamo opportuno che la nuova dirigenza, in questa fase di insediamento, dia un segnale chiaro di attenzione e rispetto verso i lavoratori e verso l’utenza, riallocando il CUP di Sulmona in spazi consoni e dignitosi», prosegue la nota.
«Siamo fiduciosi che il nuovo corso manageriale saprà affrontare la questione con determinazione ma rimarremo vigili, perché la difesa della dignità del lavoro e della qualità dei servizi pubblici è un impegno che consideriamo irrinunciabile – conclude – Invitiamo il dottor Costanzi, consapevoli dei suoi mille impegni, a trovare il tempo per visitare il CUP di Sulmona e siamo certi che, come noi, converrà che non è possibile che quello che dovrebbe essere l’atrio di ingresso della ASL somigli piuttosto ad uno scantinato».