05 Settembre 2025 - 16:33:03

di Tommaso Cotellessa

L’11 luglio scorso, da L’Aquila, era partita una richiesta chiara e pressante: gli esponenti politici del territorio abruzzese presenti a Roma, sia alla Camera che al Senato, venivano sollecitati a fare fronte comune per garantire risposte concrete ai lavoratori delle cooperative impiegati all’interno della Asl 1 con mansioni di supporto tecnico e amministrativo. Una categoria, questa, che da tempo chiede maggiori tutele e che spesso si trova a vivere condizioni di incertezza occupazionale.

A quel richiamo alla responsabilità, una prima risposta è finalmente arrivata. Dopo l’approvazione di una risoluzione in Consiglio regionale nella giornata di ieri, si è infatti tenuta una riunione convocata dall’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì. Al termine dell’incontro è stato redatto un documento che mette nero su bianco l’invito rivolto ai parlamentari abruzzesi affinché mettano in campo tutte le iniziative emendative e legislative necessarie per estendere le attuali garanzie occupazionali anche ai lavoratori esternalizzati che operano all’interno del Sistema Sanitario Nazionale.

In sostanza, l’obiettivo è quello di ampliare il perimetro di applicazione della legge 234 del 2021, che oggi tutela solo una parte dei lavoratori, escludendo chi presta servizio in regime di esternalizzazione pur svolgendo funzioni essenziali per il corretto funzionamento delle strutture sanitarie. L’estensione di queste tutele significherebbe riconoscere pienamente il ruolo fondamentale che queste figure ricoprono nella quotidiana gestione della macchina sanitaria, soprattutto in un momento storico in cui il sistema è chiamato a fronteggiare sfide organizzative e carenze di personale.

Alla riunione convocata dall’assessore Verì hanno preso parte il senatore Guido Liris e il deputato Nazario Pagano, che hanno assicurato il proprio impegno sul tema, sottolineando l’importanza di dare risposte immediate e concrete a lavoratori che da anni garantiscono un servizio essenziale. Presenti anche il neo direttore generale della Asl dell’Aquila, Paolo Costanzi, e il direttore vicario del dipartimento regionale Sanità, Camillo Odio, a conferma della volontà di costruire un percorso condiviso tra istituzioni regionali, vertici sanitari e rappresentanti politici.

Il confronto si inserisce in un quadro più ampio di attenzione verso il personale che lavora “dietro le quinte” del sistema sanitario, spesso invisibile agli occhi dell’opinione pubblica ma imprescindibile per il funzionamento delle strutture ospedaliere e territoriali. Il documento elaborato rappresenta dunque un passo significativo verso il riconoscimento dei loro diritti e un segnale importante di unità istituzionale, in attesa che il Parlamento traduca queste indicazioni in provvedimenti concreti.