07 Settembre 2025 - 15:30:14

di Martina Colabianchi

«Travolti da una straordinaria voglia di perdere tempo, in una piacevole giornata di settembre».

Così si potrebbe intitolare, ironicamente secondo Lorenzo Rotellini e Pierluigi Iannarelli, rispettivamente capogruppo Avs in Consiglio comunale dell’Aquila e segretario comunale, l’incontro in Regione svoltosi lo scorso venerdì per discutere, insieme ad alcuni parlamentari abruzzesi e al nuovo direttore generale della Asl 1, Paolo Costanzi, di portare in Parlamento un emendamento che allarghi le possibilità di internalizzazione anche al personale tecnico e amministrativo delle cooperative che operano per il Sistema Sanitario Nazionale. Al centro, ovviamente, i 150 precari dell’azienda sanitaria aquilana che rischiano il posto di lavoro a seguito dell’indizione di uno specifico concorso.

In realtà, come ricordano i due esponenti di Avs, a livello parlamentare qualche mossa è già stata fatta, ed in primis proprio da loro.

Alleanza Verdi e Sinistra ha infatti presentato un emendamento al disegno di legge “Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria”, emendamento che ha ottenuto l’ammissione alla Camera, mentre altri tre sono stati presentati, per ora senza successo, da Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Partito democratico.

L’emendamento chiede proprio di inserire anche il personale del ruolo tecnico ed amministrativo tra i lavoratori delle cooperative, che svolgono servizi a favore degli enti del sistema sanitario nazionale, tra coloro che possono essere internalizzati.

«Ora evitiamo di essere polemici o di attribuirci medaglie, non è questo il senso del nostro agire politico anche se sarebbe corretto, da parte delle istituzioni, fornire sempre un quadro completo della situazione – scrivono Rotellini e Iannarelli -. Un emendamento in campo c’è ed è, ad oggi, l’unico ammesso: si può chiedere, di grazia, ai senatori succitati, nonchè a tutti i parlamentari “abruzzesi” di prendere l’impegno di sostenerlo, votarlo e farlo votare, a prescindere che sia stato il nostro gruppo parlamentare ad averlo presentato?».

«Se poi dovesse profilarsi un decreto-legge al quale agganciare nuovamente la proposta emendativa per “accorciare” i tempi, ben venga – continuano -. Ciò che serve, a nostro avviso, è dare almeno qualche certezza ai lavoratori e alle lavoratrici delle cooperative dei servizi della ASL ed una di queste è che l’emendamento AVS al disegno di legge Schillaci verrà sostenuto da un largo schieramento di forze; congiuntamente a questo, visto l’interessamento della regione Abruzzo, continuiamo a chiedere anche di valutare la possibilità della società in house, in particolare per quei servizi che più difficilmente possono essere ricondotti ad internalizzazione».

«Visto che il tempo è importante e che il superamento del precariato, in particolare quello del SSR, prevede una strategia complessa e su più fronti, auspichiamo che la Regione Abruzzo si faccia portatrice di incontri più strutturati, che vedano la partecipazione anche delle organizzazioni dei lavoratori».

«Infine, per tutelare altresì chi ha partecipato al recente concorso per amministrativi della Asl 1, chiediamo alla Regione Abruzzo l’impegno di salvaguardare le capacità assunzionali, evitando le logiche dei tagli lineari, sì da rispettare sia i principi costituzionali dell’art. 97 che le norme che incidono sul superamento del precariato, confidando che le aziende sanitarie, contemporaneamente, pongano uno stop al ricorso ai precari altrimenti si rischia di entrare nel circolo vizioso del creare un problema per poi trovare una soluzione», concludono i due esponenti Avs.