Garante detenuti, Scalera, su sanità penitenziaria a Castrogno: "Convocata riunione urgente in Consiglio regionale"

08 Settembre 2025 - 11:21:50

A seguito dei gravi episodi verificatisi nei giorni scorsi presso la
Casa Circondariale di Teramo, che hanno visto coinvolti medici,
infermieri e personale della Polizia Penitenziaria, la Garante regionale
per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale,
Monia Scalera, ha convocato una riunione urgente per mercoledì 17
settembre, alle ore 15, presso la sala Corradino D’Ascanio del Consiglio
regionale dell’Abruzzo, sede di Pescara. All’incontro parteciperanno le
più alte istituzioni regionali e territoriali, i vertici
dell’amministrazione penitenziaria, la direzione sanitaria e
amministrativa della ASL di Teramo, il Prefetto e il Sindaco di Teramo,
i rappresentanti territoriali del Consiglio Regionale, il Tribunale di
sorveglianza e le organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria.
La riunione nasce dalla necessità di affrontare in maniera immediata e
condivisa le criticità della sanità penitenziaria a Castrogno, che
rappresentano la radice del malcontento della popolazione detenuta,
troppo spesso privata del diritto primario e costituzionalmente
garantito alla salute. Una condizione che, degenerando, ha generato
episodi di violenza e tensioni, con pesanti ricadute sulla sicurezza e
sull’incolumità di operatori sanitari e personale penitenziario.
L’obiettivo del tavolo è quello di:analizzare le criticità emerse con
particolare urgenza negli ultimi giorni; individuare misure concrete e
tempestive per la tutela della salute dei detenuti e del personale;
rafforzare la collaborazione tra istituzioni, al fine di garantire
sicurezza, legalità e rispetto dei diritti fondamentali all’interno
dell’istituto penitenziario.

“La sanità penitenziaria non può essere considerata un settore marginale
– dichiara la garante, Monia Scalera –. La mancanza di un’adeguata
tutela del diritto alla salute dei detenuti genera inevitabilmente
tensioni e malcontento, che si riflettono poi sulla sicurezza di chi
opera quotidianamente all’interno del carcere. Occorre una risposta
immediata e corale da parte delle istituzioni e sono certa che la
Regione Abruzzo, in primis, si farà carico di questa emergenza, mettendo
in campo scelte politiche chiare e risolutive: non possiamo più
permetterci interventi tampone o ritardi che aggravano i problemi. La
difesa della salute, dentro e fuori le mura, è garanzia di giustizia,
sicurezza e coesione sociale. Riguardo a questa prioritaria esigenza il
Provveditore è intervenuto immediatamente per risolvere le criticità
segnalategli con una mia nota, a seguito della mia ultima visita del 3
settembre”.
La convocazione del 17 settembre rappresenta un passaggio fondamentale
non solo per la gestione dell’emergenza, ma anche per l’avvio di una
riflessione politica più ampia sul futuro della sanità penitenziaria in
Abruzzo, “nella convinzione – conclude Scalera – che una società giusta
e sicura non può prescindere dalla tutela dei diritti di tutti, inclusi
i più fragili”