09 Settembre 2025 - 12:04:10
di Vanni Biordi
Il violinista Uto Ughi e i Solisti Aquilani celebrano il trentennale del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Il celebre violinista Uto Ughi e l’orchestra da camera Solisti Aquilani sono protagonisti delle celebrazioni per i primi trent’anni del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, con due concerti molto attesi che uniranno arte, cultura e tutela dell’ambiente.
I concerti si svolgeranno all’Aquila e a Fano Adriano, il 18 settembre presso l’auditorium del Parco e il 19 settembre nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, confermando il connubio tra grande musica e valorizzazione dei luoghi. L’ingresso è gratuito, segno della volontà di rendere accessibile a tutti questo momento di cultura.
«Siamo pochi, ma custodiamo moltissimo – dice Luigi Servi, sindaco di Fano Adriano -. Questo è uno degli eventi che ci spingono ad andare avanti. Noi mettiamo sempre la cultura al primo posto perché, anche se quando si parla di aree interne si parla di aree marginali, non è così. Portare il maestro Uto Ughi in un piccolo contesto come Fano Adriano è una cosa che ci riempie di orgoglio e soddisfazione».
La collaborazione tra il Parco e i Solisti Aquilani, orchestra attiva dal 1968, nasce dalla volontà di mettere in dialogo la ricchezza musicale e la tutela ambientale. Il Parco, che abbraccia Abruzzo, Lazio e Marche, si caratterizza per una forte identità territoriale e la presenza di numerose realtà artistiche che trovano qui una cornice ideale.
E qui emergono con forza le sinergie tra ambiente, società e patrimonio musicale. Il presidente del Parco Tommaso Navarra sottolinea come la celebrazione dei trenta anni rappresenti anche l’occasione per riflettere sull’importanza della musica e della cultura nella costruzione di consapevolezza ambientale. Il progetto “Attraverso le note” mira a sensibilizzare il pubblico sul patrimonio naturale, unendo le emozioni del grande repertorio classico a quelle offerte dai paesaggi del Gran Sasso.
«Un battito d’ali nella vita della nostra comunità identitaria millenaria, che da migliaia di anni insiste su un territorio straordinario e ha saputo conservarlo – dichiara il presidente Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga -. Trent’anni è però un momento importante da celebrare: il Parco ha avuto varie fasi di inizio, di implementazione e di consolidamento, e adesso deve guardare al futuro. Lo fa celebrando, tramite il maestro Uto Ughi, una consonanza di qualità e di prestigio. Noi vogliamo comunicare questo, con le note di uno straordinario artista di valenza mondiale iniziamo a guardare al futuro per un parco che ha delle matrici ambientali straordinarie, i 3/5 della biodiversità a livello europeo sotto ogni profilo».
Maurizio Cocciolito, direttore artistico dei Solisti Aquilani, evidenzia il valore di una collaborazione capace di legare la narrazione musicale alla bellezza paesaggistica, rendendo omaggio non solo al Parco ma anche a chi ne tutela e valorizza la straordinaria biodiversità. La presenza di Uto Ughi, simbolo dell’eccellenza musicale italiana, conferisce prestigio e richiamo mediatico all’iniziativa.
«Siamo molto grati al presidente del Parco Nazionale Gran Sasso monti della Laga per averci chiamati per questa importante celebrazione, trent’anni di un ente straordinario – dichiara Cocciolito -. È un graditissimo ritorno di Uto Ughi, è sempre una grande emozione suonare con lui e siamo convinti che il pubblico dell’Aquila e di Fano Adriano gradiranno di buon grado questi due appuntamenti».
L’iniziativa non è solo spettacolo, ma diventa occasione di confronto sui rapporti tra cultura, società locale e difesa dell’habitat. Il coinvolgimento di artisti di caratura internazionale, insieme ad enti e istituzioni del territorio, dimostra una sempre maggiore integrazione tra i poli artistici e la governance ambientale.
Questo tipo di evento testimonia una nuova sensibilità in cui la fruizione della musica avviene nel rispetto e nella valorizzazione del paesaggio, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile che mette al centro l’identità dei territori. La scelta di far coincidere l’anniversario del Parco con la celebrazione della grande musica rivela una strategia culturale lungimirante: fare della bellezza naturale e artistica un volano per la coesione sociale, la promozione turistica e la crescita collettiva.
Luigi Servi sindaco di Fano Adriano «Siamo pochi, ma custodiamo moltissimo. Questo è uno degli eventi che ci spongono ad andare avanti. Noi mettiamo sempre la cultura al primo posto, perché anche se quando si parla di aree interne si parla di aree marginali, non è così. Portare il maestro Uto Ughi in un piccolo contesto come Fano Adriano è una cosa che ci riempie di orgoglio e soddisfazione».