11 Settembre 2025 - 09:31:02

di Martina Colabianchi

Un tragico incidente sul lavoro si è verificato nel Comune di Vittorito, in provincia dell’Aquila, dove un uomo di 55 anni ha perso la vita, in un cantiere edile, cadendo da un ponteggio posto a 12 metri di altezza.

Francesco Ortucci, originario di Caserta, era dipendente di una ditta aquilana che stava lavorando su un cantiere della ricostruzione post-sisma. 

Sul posto, una volta scattato l’allarme, si è recato il personale del 118 dell’Aquila, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Sul posto si sono recati anche i carabinieri di Sulmona per chiarire le dinamiche del tragico accaduto. La salma dell’operaio è stata trasportata all’Aquila dove la procura della Repubblica di Sulmona ha disposto l’esame autoptico. La stessa procura ha anche aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo.

All’origine dell’ennesima morte bianca, probabilmente, un malore.

Le reazioni:

Numerose sono le reazioni di sconcerto e denuncia a seguito dell’ennesimo episodio di morte sul lavoro.

Il segretario regionale di Sinistra Italiana, Daniele Licheri, assieme al segretario provinciale di Sinistra Italiana L’Aquila, Fabrizio Giustizieri, scrive in una nota:  «Un’altra morte bianca oggi in Abruzzo, l’insicurezza sul lavoro che ammazza è inaccettabile. Servono prevenzione e controllo, altrimenti anche in Abruzzo si continuerà ad allungare la scia di sangue, omicidi sul lavoro. E’ urgente investire assumendo più ispettori sul lavoro, dando loro contestualmente i giusti strumenti per poter controllare e fare prevenzione. Ci stringiamo attorno ai famigliari della vittima. Spetterà ora alla Procura indagare e accertare le responsabilità in questo caso, ma tocca alla politica e alle istituzioni dare risposte immediate a una tragedia che è di sistema, evitabile e non più tollerabile nel 2025».

 «Anche a livello normativo – proseguono gli esponenti di Sinistra Italiana – la liberalizzazione sugli appalti con la filiera dei subappalti fa perdere il controllo sui cicli produttivi. Ricordiamo inoltre come l’Abruzzo sia maglia nera in Italia, come si rileva dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre aggiornati a luglio, che certifica come nella nostra regione fossero stati già 11 i morti sul lavoro da inizio anno».

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario regionale del Partito Democratico Daniele Marinelli, il quale ha descritto quanto avvenuto come l’ennesimo drammatico episodio che segna la vita di tanti lavoratori e lavoratrici abruzzesi.  «È inaccettabile – scrive l’esponente dem assieme agli esponenti del gruppo regionale del partito – che la nostra regione continui a registrare numeri così alti di infortuni e morti bianche. Come Partito Democratico denunciamo da tempo la gestione critica della sicurezza sul lavoro in Abruzzo: i dati parlano chiaro, siamo tra le regioni con il tasso più elevato di incidenti mortali. Non possiamo rassegnarci a questa realtà, serve un’inversione di rotta immediata»

 «Siamo vicini alla famiglia del lavoratore, auspicando che si arrivi al più presto a chiarire le cause dell’incidente, ma alle istituzioni torniamo a chiedere che si mettano in campo misure concrete, controlli capillari e il rispetto rigoroso delle regole per garantire sicurezza sul lavoro a tutti i livelli – rimarcano gli esponenti PD – . Ogni volta che accade una tragedia ribadiamo lo stesso appello: non bastano le parole, occorre un impegno vero delle istituzioni e delle imprese. Il diritto al lavoro deve sempre andare di pari passo con il diritto alla sicurezza e alla dignità: solo così si può costruire un Abruzzo e un Paese che guardano davvero alla crescita e allo sviluppo».