11 Settembre 2025 - 11:00:48
di Martina Colabianchi
Nel secondo trimestre 2025, si stima una crescita congiunturale delle esportazioni per il Centro (+4,6%) e per il Nord-ovest (+2,1%), una flessione per il Nord-est (-2,4%) e una più ampia contrazione per il Sud e Isole (-14,4%).
È quanto dice l’Istat nella sua ultima rilevazione.
Nel periodo gennaio-giugno 2025, la crescita tendenziale dell’export nazionale in valore (+2,1%) è sintesi di dinamiche territoriali differenziate: aumentano le vendite all’estero per il Centro (+10,7%) e, in misura più contenuta, per il Nord-ovest (+1,5%), mentre si rilevano una lieve riduzione per il Nord-est (-0,5%) e più ampie flessioni per il Sud (-6,6%) e le Isole (-13,3%).
In questo quadro, l’Abruzzo (+10,1%) è tra le regioni che, nei primi sei mesi del 2025, hanno registrato gli incrementi più marcati su base annua.
Sempre nel primo semestre 2025, i contributi positivi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite del Lazio verso gli Stati Uniti (+133,7%), della Toscana verso Spagna (+97,5%) e Francia (+27,0%), della Lombardia verso la Svizzera (+22,5%) e del Friuli-Venezia Giulia verso la Germania (+92,2%). Gli apporti negativi più ampi, invece, provengono dal calo delle vendite della Campania verso la Svizzera (-43,1%) e della Toscana verso la Turchia (-37,2%).
Nello stesso periodo, l’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Lombardia, Lazio e Abruzzo spiega per 3,4 punti percentuali la crescita su base annua dell’export nazionale.