17 Settembre 2025 - 17:45:47
di Tommaso Cotellessa
Nessuna intesa sulla ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale. La riunione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, tenutasi oggi pomeriggio si è conclusa con un nulla di fatto. L’Abruzzo, insieme ad altre sei Regioni, ha posto il veto alla proposta sul tavolo, giudicata insufficiente e inadeguata.
Al termine dell’incontro, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso la sua insoddisfazione:
«Nessuna intesa in Commissione Salute sulla ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale. L’Abruzzo, insieme ad altre sei Regioni, ha posto il veto su una proposta che continua a ignorare il tema della distribuzione territoriale e della densità demografica».
Secondo Marsilio, la bozza presentata non avrebbe accolto le richieste di riforma avanzate da tempo dalle Regioni meno popolate: «La proposta presentata oggi dal Presidente della Commissione è sostanzialmente identica a quella già bocciata a maggio: piccole correzioni centesimali, che non rispondono minimamente alle questioni sollevate. È inaccettabile che nel riparto non venga adeguatamente considerato il peso delle Regioni con bassa densità di popolazione, con territori vasti e complessi da servire».
Il presidente Marsilio ha inoltre sottolineato che l’Abruzzo – supportato da altre realtà regionali con caratteristiche simili – chiede da mesi che i criteri di distribuzione del Fondo Sanitario non siano basati quasi esclusivamente sul numero di abitanti (oggi al 98,5%), ma che tengano conto anche della morfologia del territorio, delle difficoltà infrastrutturali e della frammentazione demografica.
«Non è la stessa cosa – ha sottolineato più volte Marsilio – gestire i servizi sanitari in un’area metropolitana o in territori montani e poco popolati, dove i costi sono inevitabilmente più alti».
Il confronto non si ferma. «Ora – ha annunciato Marsilio – la parola passa ai Presidenti delle Regioni, che si riuniranno il prossimo 2 ottobre. Ci auguriamo che sia l’occasione per riformare finalmente un sistema di ripartizione che ha dimostrato tutti i suoi limiti e le sue iniquità».
Il governatore ha ribadito che la cosiddetta “battaglia dell’Abruzzo” non è un’iniziativa isolata, ma condivisa da più realtà regionali: «L’iniziativa politica che abbiamo lanciato mesi fa sta ponendo al centro del dibattito nazionale i temi dell’equità territoriale e del diritto alla salute per tutti i cittadini, indipendentemente da dove vivano».
Con il confronto spostato sul tavolo dei governatori, il prossimo appuntamento potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro del riparto del Fondo Sanitario e per i territori meno densamente popolati che chiedono maggiore attenzione alle loro specificità.