22 Settembre 2025 - 13:17:02
di Martina Colabianchi
Il vivaio regionale “Mammarella” è stato teatro, e protagonista, della firma di un importante protocollo d’intesa per l’affidamento dei laboratori e di alcune serre del vivaio all’Università degli Studi dell’Aquila.
Dopo 14 anni, in una giornata che il vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente non stenta a definire «storica», il laboratorio del vivaio regionale torna ad essere attivo e al servizio delle attività degli studiosi.
Il protocollo, sottoscritto dal vicepresidente Imprudente e dalla direttrice del dipartimento Mesva dell’Univaq, Anna Maria Cimini, ha proprio l’obiettivo di favorire al suo interno studi di natura scientifica, tecnica e pratica. E non solo per gli studenti abruzzesi.

L’iniziativa rientra infatti nell’ambito dell’accoglienza dei 20 partecipanti, provenienti da 12 regioni, al corso di formazione nazionale per tecnici e operatori del comparto vivaistico forestale organizzato proprio negli spazi del vivaio forestale regionale “Mammarella” dalla Fondazione AlberItalia per conto di CNR-ISAFOM (Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo).
«Grazie a questo accordo di collaborazione che viene sottoscritto riusciamo a rimettere in piedi le attività che vengono fatte all’interno del laboratorio, e soprattutto a centralizzare tutti i progetti come quelli legati al tartufo, allo zafferano e alla forestazione urbana – spiega Imprudente -. Il tutto collegato con una rivalorizzazione del vivaio che oggi è rientrato in funzione, e quindi un’attività che riprende in maniera importante».
«Noi abbiamo lavorato, come Giunta regionale, proprio per rilanciare il settore dei vivai forestali. Abbiamo ottenuto delle risorse anche dal Ministero e con questo abbiamo riattivato il vivaio. Oggi, andiamo anche a chiudere questa convenzione per 200mila euro in due anni con l’Università proprio per fare attività», conclude Imprudente.